I FESTEGGIAMENTI
Notte azzurra a Varese, ma resta un po’ di paura
Dopo la vittoria dello scudetto si scende in piazza. Ma i tifosi ricordano i fatti del 2023
San Paolo ha fatto il miracolo ma, all’ombra di San Vittore, non quello di cancellare la paura. C’è voluta quasi mezz’ora prima che il carosello di clacson entrasse trionfante in piazza Monte Grappa. Qualcosa non va se in una terra dove i napoletani e i tifosi del Napoli sono tantissimi, non si riuniscono a festeggiare il quarto scudetto acchiappato difendendo con i denti quel punto in più sui nerazzurri che han combattuto, han perso ma non stati vinti.
In centro, più forze dell’ordine che tifosi. Sin da prima del fischio di inizio. Presenza massiccia ma discreta. Un gruppo di ragazzine («Siamo minorenni») accompagnate da altri ragazzi con la patente si fermano sotto la Camera di Commercio e scendono dalle auto. Indossano le magliette azzurre, si guardano in giro. Sorridono. «Adesso però andiamo via...». Come, la festa non è ancora cominciata... «E non comincerà. I napoletani hanno paura di venire in centro dopo quello che è capitato...». Il riferimento è al precedente scudetto del 2023 e all’aggressione che alcuni tifosi napoletani avevano subito in centro.
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