NATURE URBANE
Omaggio al Liberty e alla Via Francisca
Gran finale - tra oggi e domenica 8 - fra arte e storia. Ma già si pensa alla prossima edizione
Un finale da applausi, il meglio di Varese racchiuso in 48 ore. Le ultime per Nature Urbane 2017, anche se tra concerti ville e convegni si pensa già all’edizione 2.0.
Per correre verso il futuro si sceglie di partire dall’antico passato: ad aprire la giornata di sabato7 infatti una passeggiata lungo la Via Francisca del Lucomagno, il percorso che secoli fa consentiva ai pellegrini di raggiungere Roma partendo dal lago di Costanza. Dei mille chilometri complessivi se ne sono effettuati una decina, dal Mosè del Sacro Monte al cimitero di Cartabbia sulla piana di Capolago, ma tanto basta per attraversare tutto il centro città e ammirarne ville e panorami.
Da lì in poi soltanto fuochi d’artificio. Quattordici i siti visitabili oggi, mai così tanti aperti contemporaneamente: a Biumo Superiore si può scegliere tra le residenze private Colombo, Aletti-Spartivento, Mozzoni, San Francesco, Biumi-Redaelli o le più note ville Panza-FAI e Andrea Ponti; a Velate tra Villa Festi-Zambeletti e la Bianchi Piatti Clerici; al Montello Villa Carmen Sylva, a Casbeno la Paradeisos.
Uscendo dalla città, invece, torna dopo il successo dello scorso weekend, il Birrificio Poretti di Induno Olona, cui si aggiungono le novità di Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno e del monastero di Torba a Castelseprio. Qui alle 10 è iniziato un percorso dedicato al silenzio e all’ascolto della natura, mentre fino a sera si potrà partecipare alle visite guidate al parco, all’antica torre e alla chiesa del monastero.
Stesso orario per una delle conferenze più attese: al Palace Grand Hotel, infatti, si celebrano i centocinquant’anni dalla nascita dell’architetto Giuseppe Sommaruga con un percorso tra le maggiori opere del Liberty a Varese. Alla presenza del sindaco Davide Galimberti, dell’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Cristina Cappellini e del presidente di Confcommercio Varese Giorgio Angelucci si alterneranno professori e architetti come Ornella Selvafolta, Luca Rinaldi, Angela Baila e Marco Tamborini, nonché i filmati storici che ritraggono la Varese di inizio Novecento. Se all’architettura dei palazzi preferite quella dei parchi spazio a Villa Panza FAI dove Paolo Pejrone, esperto in progettazioni paesaggistiche, spiega i segreti di un giardino perfetto. La stessa villa alle 17 sarà invasa dalla grande musica, con il concerto del pianista Alessandro Taverna sulle note di Debussy, Chopin e Ravel. Una serata da tutto esaurito, per la quale i biglietti sono andati a ruba ancor prima dell’apertura del festival. Pubblico come sempre illimitato per “Il barone rampante” di Italo Calvino le cui letture itineranti faranno sosta alle 18.30 a Villa Mirabello e saranno affidate alla voce di Arianna Scommegna. In serata, poi, si tornerà al Sacro Monte, con la salita della Via Sacra in compagnia di Eugenio Guglielmi, docente di Estetica all’Università degli studi di Firenze, che partirà alle 20.30 dalla prima cappella. Fin qui soltanto il programma di oggi, ma quello di domani non sarà da meno: alle residenze si aggiungerà Villa Agosteo, capolavoro dell’architettura Liberty che si trova proprio al Sacro Monte; dalle 9, con un percorso a piedi nel parco Campo dei Fiori si ammireranno le catene alpine dal Monte Rosa ai rilievi svizzeri, poi sarà il turno delle stelle, con le porte aperte all’osservatorio astronomico “Schiapparelli”, e di tanto altro ancora. Insomma, un finale da record. E c’è chi giura che siamo soltanto all’inizio.
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