Caporalato
Orlando a Foggia, la figlia di Padoan manifesta con i migranti
Veronica: smantellare ghetto Rignano ma resta questione abitativa
Roma, 22 ago. (askanews) - Un gruppo di lavoratori africani ha manifestato, pacificamente, insieme ad alcuni attivisti della "Campagna in lotta" davanti alla prefettura di Foggia, durante la visita del ministro della Giustizia Andrea Orlando, impegnato in una serie di incontri nel foggiano sul tema del caporalato, e tra i manifestanti spiccava Veronica Padoan, la figlia del ministro dell'Economia.
Il cosiddetto "gran ghetto" di Rignano Garganico, una baraccopoli con circa duemila braccianti agricoli stagionali extracomunitari è da tempo nelle attenzioni della figlia del ministro dell'Economia, e oggi la sua immagine col megafono sotto la prefettura di Foggia e le sue dichiarazioni, riprese da molti media locali, sono diventati virali, sul web, specie su Youtube.
"La questione del 'gran ghetto di Rignano' - ha detto Veronica Padoan - è una delle questioni che più angoscia la Regione Puglia perché ha delle responsabilità oggettive e ha notevoli pressioni direttamente dall'Unione europea, per questo c'è questa urgenza di dover di modificare le cose". E "il gran ghetto di Rignano è uno degli insediamenti più grandi ma ce ne sono altri", ha ricordato, aggiungendo: "Effettivamente ci troviamo di fronte ad uno dei complessi abitativi più grandi, ma come questo in Italia ci sono altri ghetti; quindi, il giochino di mettere tutta l'attenzione sul ghetto lascia il tempo che trova. Comunque va smantellato". Che già "nel 2014 la giunta Vendola aveva millantato di smantellare il ghetto". Ma il problema più grande "è che se non si organizza effettivamente il lavoro in campagna è inutile parlare di smantellare i ghetti. La questione abitativa è presente anche nei contratti provinciali e nazionali". "E questo - ha concluso la figlia del ministro - soprattutto i signori che stanno sopra in in questo palazzo lo sanno molto bene, li hanno firmati loro questi contratti".
Lo stesso ministro Orlando aveva voluto visitare, prima di iniziare il suo giro di incontri ufficiali, con una visita a sorpresa alla "città fantasma" di Rignano: "È qualcosa di inaccettabile. È da questo luogo che penso sia più giusto ribadire l'impegno del governo ad approvare nel più breve tempo possibile la nuova legge contro il caporalato", ha sottolineato il Guardasigilli. Ché "il caporalato è una piaga che vogliamo cancellare al più presto".
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