SERIE D
Osuji, sì alla Varesina
Il ventisettenne ex Varese rinuncia a palcoscenici più blasonati: «Qui coi piedi per terra»
Willy Osuji alla Varesina è una suggestione diventata realtà. Finalmente e inaspettatamente. Perché secondo lo “zio”, nome affettivo con cui il calciatore chiama Massimo Radicchi, il d.s. dei rossoblù, fino a giovedì sembrava che il forte centrocampista nigeriano nato a Lagos fosse vicinissimo a una squadra di serie B.
Poi il dietrofront, una risposta che tardava ad arrivare e il giocatore classe ‘90 ha deciso che non era più tempo di aspettare e di far aspettare la Varesina.
Ieri mattina il “sì”, l’accordo con la società di Venegono Superiore e Castiglione Olona, la firma.
Un colpo di mercato di enorme portata, tecnica e mediatica. La Varesina avrà a disposizione un professionista vero e proprio.
«Vengo qui coi piedi per terra e con umiltà - tiene a precisare Osuji -, convinto della mia scelta». Una scelta di cuore e di vita, prima di tutto.
«Sì, mi hanno contattato alcune squadre di B (tra le quali il Brescia, ndr) - afferma Willy -, ma tutto questo è storia e non conta più, è un capitolo chiuso. Ora penso solo ad aiutare la Varesina. Ringrazio i miei compagni, il mister e il presidente che mi hanno dato tutti una grossa mano».
Wilfred Osuji è un centrocampista d’interdizione classe 90 tutto muscoli e polmoni che ha totalizzato 142 presenze in B, di cui 39 col Varese e tutte le altre con le maglie di Padova e Modena. È proprio grazie al Varese che Osuji entra nel calcio che conta. Tre anni nelle giovanili del Milan, poi la maglia biancorossa nel 2009 in C1. L’inizio di una stagione storica, quella del ritorno del Varese in Serie B. Un’altra annata al “Franco Ossola”, in seguito la cessione al Padova e l’andirivieni tra la città veneta e Modena. Fino al ritorno in biancorosso, sebbene amaro, nella seconda parte della stagione 2014/15, culminata con la retrocessione e il fallimento societario. Anche quella era stata una scelta di cuore.
«C’è stata anche l’influenza dello “zio”, ma non è stato lui a convincermi della Varesina. Il territorio di Varese ce l’ho nel cuore. Che sia Varese o Varesina c’è sempre “Vare” e questo per me vuol dire tanto».
Ecco il motivo che ha facilitato l’approdo alla Varesina. Amore incondizionato per Varese, rispetto per il Varese.
«Se segno contro il Varese non esulto - dice Osuji -, il rispetto prima di tutto. Cosa mi aspetto dal campionato di D? Non penso che sarà una passeggiata. Sarà un bel campionato e darò il massimo. Che sia Serie D, Serie C o Serie B, la palla è rotonda e si parte sempre da 0-0».
Come scritto sul comunicato ufficiale della società, contenta e orgogliosa di abbracciare Willy, il calciatore sarà già disponibile per l’esordio stagionale in Coppa Italia di domani, domenica 20 agosto, alle ore 16 contro la Bustese Milano City.
«Fisicamente mi sento pronto - conferma il giocatore nigeriano -, ma sarà il mister a decidere se schierarmi in campo».
Infine un appello a tutti i sostenitori rossoblù: «Con la mia presenza, spero di portare tanti tifosi allo stadio. Chiedo a tutti di starci vicini perché abbiamo bisogno di loro».
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