Conti pubblici
Padoan:correzione tripla se Ue non avesse compreso ragioni Italia
Commissione riconosce a Italia progressi in molti campi
Roma, 22 feb. (askanews) - "Se la Commissione non avesse riconosciuto la legittimità delle ragioni italiane (spese legate a causa di forza maggiore come il terremoto e il flusso di migranti) l'esigenza di correzione dei conti sarebbe stata almeno tripla". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, commentando il rapporto sul debito della commissione Ue. La Commissione europea, ha sottolineato, "riconosce all'Italia progressi in molti campi e invita a tenere il debito sotto controllo".
Nella relazione sul debito pubblico, la Commissione europea, ha proseguito il ministro, "riconosce la presenza di fattori che giustificano l'andamento attuale del rapporto debito-Pil, che si è stabilizzato ma non ha ancora invertito la tendenza degli ultimi anni". La Commissione, ha detto, "ritiene infatti che alcune spese siano da attribuire a cause di forza maggiore, in particolare il terremoto e il flusso di migranti. Di conseguenza segnala che per rispettare la regola del debito è sufficiente un aggiustamento del saldo strutturale pari allo 0,2% del prodotto interno lordo. Senza le cause di forza maggiore segnalate dal Governo alla Commissione, il rapporto debito/Pil avrebbe già assunto una traiettoria declinante. E se la Commissione non avesse riconosciuto la legittimità delle ragioni italiane l'esigenza di correzione dei conti sarebbe stata almeno tripla".
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