Panama Papers
Panama Papers, ora spuntano anche dipinti trafugati dai nazisti
Studio legale implicato negli investimenti in grandi opere d'arte
Roma, 8 apr. (askanews) - Opere di Modigliani, di Monet e di Picasso sono spuntate nei "Panama Papers". Secondo la ricca mole di documenti, fu lo studio legale Mossack-Fonseca ad aiutare il trader miliardario Joe Lewis a mettere le mani per primo sulla Ganz collection negli anni '90 che acquistò con un deal speciale in gran segreto. La collezione, uno dei più importanti tesori dell'arte moderna in mani private, fu poi subito rivenduta ad una'asta di Christie's dove i capolavori, fra cui le Donne di Algeri di Picasso, furono aggiudicati a dei prezzi record mai raggiunti prima facendo guadagnare a Lewis delle cifre astronomiche. L'asta che confermò la fama della Christie's, segnò la trasformazione ufficiale dell'arte in commodity, ovvero in un bene di investimento.
Ma il gabinetto Mossack Fonseca sembra anche implicato nei giri dei dipinti trafugati dai nazisti a Parigi durante la seconda guerra. Il Guardian online racconta il caso di un'opera di Amedeo Modigliani, l'"Uomo seduto con una canna" e dell'infausto tentativo di un discendente della famiglia ebrea che ne era proprietaria di farselo restituire essendo incappato nelle fitte ragnatele intessute dalla Mossack Fonseca. Lo studio legale panamense anche in questo caso costituì una serie di società offshore per fare in modo che il capolavoro del grande livornese rimanesse nelle mani del suo cliente, Philipp Nahmad, ancora oggi uno dei più potenti mercanti d'arte del mondo.
Ma decine e decine, scrive il Guardian, sono i dossier dove emerge la longa manus del gabinetto panamense nelle transazioni miliardarie dei grandi masterpiece del passato e del presente.
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