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Papa: bioetica, Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato
"Forse non a tutti è chiaro"
Città del Vaticano, 28 gen. (askanews) - "E' noto a tutti quanto la Chiesa sia sensibile alle tematiche etiche, ma forse non a tutti è altrettanto chiaro che la Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato in questo campo...". Così Papa Francesco al Comitato nazionale di bioetica, organo consultivo del Governo italiano guidato da Francesco Paolo Casavola.
"Sono lieto di poter esprimere l'apprezzamento della Chiesa per il fatto che, da ormai oltre 25 anni, è istituito in Italia, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato Nazionale per la Bioetica", ha detto Bergoglio. "E' noto a tutti quanto la Chiesa sia sensibile alle tematiche etiche, ma forse non a tutti è altrettanto chiaro che la Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato in questo campo, anzi, è soddisfatta quando la coscienza civile, ai vari livelli, è in grado di riflettere, di discernere e di operare sulla base della libera e aperta razionalità e dei valori costitutivi della persona e della società. Infatti, proprio questa responsabile maturità civile è il segno che la semina del Vangelo - questa sì, rivelata e affidata alla Chiesa - ha portato frutto, riuscendo a promuovere la ricerca del vero e del bene nelle complesse questioni umane ed etiche". Bisogna "servire l'uomo, tutto l'uomo, tutti gli uomini e le donne, con particolare attenzione e cura - come è stato ricordato - per i soggetti più deboli e svantaggiati, che stentano a far sentire la loro voce, oppure non possono ancora, o non possono più, farla sentire. Su questo terreno la comunità ecclesiale e quella civile si incontrano e sono chiamate a collaborare, secondo le rispettive, distinte competenze.
Il comitato nazionale di bioetica è intervenuto negli anni scorsi su questioni legislative controverse come fine vita, interruzione di gravidanza, cellule staminali, maternità surrogata.
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