Papa
Papa: dov'è Dio? Accanto a rifugiati, vittime terrorismo, guerre
E ancora carcerati, ammalati, disoccupati, perseguitati, profughi
Cracovia (Polonia), 29 lug. (askanews) - "Siamo chiamati a servire Gesù crocifisso in ogni persona emarginata, a toccare la sua carne benedetta in chi è escluso, ha fame, ha sete, è nudo, carcerato, ammalato, disoccupato, perseguitato, profugo, migrante. Lì troviamo il nostro Dio, lì tocchiamo il Signore".
Così Papa Francesco alla Via crucis della Giornata mondiale della gioventù che ha presieduto al parco Blonie di Cracovia.
"Nell'accoglienza dell'emarginato che è ferito nel corpo, e nell'accoglienza del peccatore che è ferito nell'anima, si gioca la nostra credibilità come cristiani", ha detto Francesco.
Il Papa ha iniziato il suo discorso con una citazione del Vangelo di Matteo: "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi": "Queste parole di Gesù vengono incontro all'interrogativo che più volte risuona nella nostra mente e nel nostro cuore: 'Dov'è Dio?'. "Dov'è Dio, se nel mondo c'è il male, se ci sono uomini affamati, assetati, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov'è Dio, quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, del terrorismo, delle guerre? Dov'è Dio, quando malattie spietate rompono legami di vita e di affetto? O quando i bambini vengono sfruttati, umiliati, e anch'essi soffrono a causa di gravi patologie? Dov'è Dio, di fronte all'inquietudine dei dubbiosi e degli afflitti nell'anima? Esistono domande per le quali non ci sono risposte umane. Possiamo solo guardare a Gesù, e domandare a Lui. E la risposta di Gesù è questa: 'Dio è in loro', Gesù è in loro, soffre in loro, profondamente identificato con ciascuno. Egli è così unito ad essi, quasi da formare 'un solo corpo'".
"Di fronte al male, alla sofferenza, al peccato - ha detto il Papa - l'unica risposta possibile per il discepolo di Gesù è il dono di sé, anche della vita, a imitazione di Cristo; è l'atteggiamento del servizio. Se uno - che si dice cristiano - non vive per servire, non serve per vivere. Con la sua vita rinnega Gesù Cristo. Questa sera, cari giovani, il Signore vi rinnova l'invito a diventare protagonisti nel servizio; vuole fare di voi una risposta concreta ai bisogni e alle sofferenze dell'umanità; vuole che siate un segno del suo amore misericordioso per il nostro tempo!".
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