IL CASO
"Parlo con Maria"
Saronnese vede e sente la Madonna di Fatima: ero testimone di Geova, sono stato illuminato
L’estate del 2005 cambiò la vita a Giulio Ancona, 59 anni, titolare di un negozio di erboristeria in via Garibaldi: nella parrocchia di Santa Croce, a Mazzo di Rho, si stava celebrando la settimana di spiritualità mariana quando «davanti ai miei occhi - racconta lui - la statua itinerante della Madonna di Fatima ha cominciato ad animarsi, e in seguito mi è apparsa in più occasioni», affidandogli alcuni importanti messaggi: primo fra tutti un forte richiamo alla fratellanza, ma anche l’ammonimento a non commettere l’errore di ignorare l’appello alla Chiesa a consacrare la "terra dei figli di Abramo" , come invece accaduto in passato alla Russia, prima dell’ultimo conflitto mondiale.
«Quel giorno, mentre partecipavo alla processione - racconta Ancona - ho d’improvviso notato che la statua della Madonna era come illuminata e il mantello pareva essere fatto di stoffa, poi ho improvvisamente sentito una voce che diceva di «Non sporcare il mio vestito»: la notte seguente non sono riuscito a dormire, la mattina alla cinque ero già davanti alla chiesa e quando sono potuto entrare c’è stata la prima delle apparizioni; in tutto sono state venti, l’ultima nel 2010 a Gerusalemme e la penultima a Riad, in Arabia Saudita, nel 2009».
E dire che Ancona, come lui stesso spiega, non era nemmeno cattolico: «Per me è stata una vera e propria illuminazione, per vent’anni ho fatto parte dei Testimoni di Geova, dove ero un anziano mentre mia moglie continua a praticare questa confessione religiosa, e non vede quindi di buon occhio quel che oggi sto facendo». Per fare conoscere la parole della Vergine, a Rho è stata costituita l’associazione La sposa di Sion, che conta un centinaio di aderenti: «La Madonna si è presentata con il titolo di sposa della famiglia - spiega il saronnese, con Angelo Ansalone tra i soci fondatori dell’associazione - rivolgendosi quindi sia ai nuclei famigliari, oggi spesso in difficoltà nell’affrontare i tanti problemi della vita quotidiana, che ai sacerdoti della grande famiglia della Chiesa, la quale deve ritrovare la propria spiritualità. Tutto ciò guardando anche alla famiglia "allargata" che discende dal patriarca Abramo, e quindi gli ebrei, i cristiani e i musulmani. In particolare, nei suoi messaggi, la Vergine ha parlato della grande importanza che riveste il ritrovare buoni rapporti tra queste tre religioni e sottolineato con forza i gravissimi rischi per tutto il mondo che possono derivare dal conflitto nei Paesi mediorientali, che chiede alla Chiesa di consacrare».
I messaggi, fino al 2007, sono stati raccolti in un piccolo libro; l’associazione si sta preparando a pubblicarne uno nuovo e aggiornato a novembre: i soci del gruppo si ritrovano ogni 8 del mese, alle 20.45, alla chiesa San Francesco D’Assisi di Lainate, alla frazione Grancia, per parlare della figura di San Michele.
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