Enogastronomia
Pasta Day a Mosca, Paolo Barilla: Russia Paese "molto importante"
Mercato in crescita e ma anche un testimone storico
Mosca, 25 ott. (askanews) - Il futuro è anche nelle penne alla vodka e negli spaghetti al caviale. Così si dice a Mosca, la sede del World Pasta Day 2016 che oggi celebra il suo 18esimo compleanno. Secondo Paolo Barilla, presidente dell'Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, la Russia è un mercato "solido" e "ricettivo", oltre ad essere un Paese "molto importante" dove gli stili di vita italiani sono particolarmente amati: "La pasta appartiene alla tradizione russa" dice Barilla, il cui gruppo ha recentemente investito sul posto. "Pensiamo che il ruolo di un marchio italiano o dei marchi italiani presenti sia anche quello di dettare un trend. Dai produttori italiani i russi si aspettano innovazione, con nuovi gusti, nuove combinazioni e nuove ricette". Oltre a spiegare la pasta come un prodotto "sostenibile, con l'impatto ambientale più basso", e soprattutto un "piatto di relazione che mette tante persone a tavola con il sorriso".
La Russia è un mercato in crescita e ma anche un testimone storico. Perché il mito della pasta è nato nell'Ottocento, anche grazie al pregiato grano russo, che i pastai italiani di Napoli, Gragnano, Torre Annunziata e Imperia si facevano spedire via nave dal Mar Nero. Nella sontuosa sede dell'ambasciata italiana a Mosca, Villa Berg, dal ministro consigliere Michele Tommasi è stato dato il calcio di inizio della 24 ore di celebrazioni, che grazie all'agenzia Ice di Mosca, riunisce oltre 200 tra pastai, rappresentanti della filiera, opinion leader e blogger, per celebrare la pasta e i suoi pregi nutrizionali.
Secondo Barilla "il Pasta day è molto importante perchè farà vedere delle ricette della tradizione italiana, ma valorizzerà anche i prodotti della gastronomia russa. E questo è il futuro della pasta che deve andare incontro ai gusti locali". Tra gli chef star, ai fornelli il russo Vladimir Mukhin e l'italiano Davide Scabin che ha rilanciato la cottura ecologica della pasta in pentola a pressione. Nonchè un marchio di qualità a Mosca: Valentino Bontempi che ha messo in menù una versione rivisitata delle Pennette alla vodka. Insomma pasta per tutti i gusti, come appunto spiega Barilla. "Poi ci sono tutti i temi della nutrizione che diventano sempre più importanti in tutti i Paesi, per i quali la pasta è un veicolo di salute e di piacere".
La Russia è inoltre un mercato strategico per la pasta italiana, la più importata nel 2015 con 29mila tonnellate e un controvalore di 28,6 milioni di euro. Ma embargo e crisi del rublo hanno frenato la crescita a doppia cifra degli ultimi 6 anni. Rispetto al 2014 abbiamo esportato il 52% in meno, tornando su volumi e valori di cinque anni fa . E anche i primi 6 mesi del 2016 confermano la caduta (-31%). "La pasta è da sempre un asset importante nel paniere di prodotti agroalimentari che l'Italia esporta sul mercato russo, veicolando non solo ottime proprietà nutritive ma una parte importante della storia e cultura culinaria del nostro Paese" afferma Pier Paolo Celeste, Direttore dell'Agenzia ICE di Mosca. "Non a caso siamo storicamente il primo fornitore della Federazione".
L'Agenzia ICE ha realizzato per l'occasione una promozione della pasta italiana presso tredici ristoranti della capitale di particolare richiamo - con l'obbiettivo di promuovere presso il pubblico russo dieci rinomati pastifici italiani e diffondere la conoscenza verso una platea quanto più vasta dei prodotti dell'enogastronomia Made in Italy, effettuando un'azione divulgativa volta a rafforzare la consapevolezza del consumatore circa le corrette modalità di utilizzo dei prodotti italiani. Ci saranno poi le Settimane della Pasta italiana a Mosca che prenderanno il via da domani 26 ottobre 2016 fino all'8 novembre, con un super menu a base di tre primi piatti.
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