LA PROTESTA
«Pedemontana, facci lo sconto»
Confartigianato alza la voce: «Abbiamo già pagato quell’autostrada, ora si pensi all’economia del territorio»
Pedemontana troppo cara e di conseguenza troppo vuota.
I pendolari la evitano e anche i titolari di imprese la snobbano.
E così, il rischio è che un’opera pensata per risparmiare tempo, decongestionare il traffico sulle provinciali e dare una spinta all’economia locale, fallisca tutti i suoi obiettivi primari. Soluzioni?
Una sola parola: sconti. Per i pendolari, naturalmente, ma anche per gli imprenditori, in modo particolare artigiani, che spesso si muovono in prima persona con camion e furgoncini.
A chiederlo è il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli.
«Noi facciamo una proposta - dice chiaramente il numero uno degli artigiani varesini - allo sconto assicurato ai pendolari e agli utenti abituali, uno sconto premiante, perché non introdurre un incentivo economico per favorire l’utilizzo di Pedemontana da parte delle imprese? Non possiamo accettare che i vantaggi ottenuti con un’arteria che deve essere all’altezza delle sfide del mercato siano annullati da costi elevati e da pedaggi insostenibili. Anche perché Pedemontana è già stata pagata abbondantemente con i tributi versati da imprese e cittadini».
In ballo c’è la competitività. delle aziende, ovviamente, ma anche di un intero territorio provinciale.
«UN TERRITORIO COMPLESSO»
«Il territorio della provincia di Varese è complesso - continua Galli - densamente abitato: caricare e scaricare le merci non è facile, le distanze non sempre sono lunghe ma spesso (proprio perché ci si può affidare quasi solo a strade provinciali) i tempi sono devastanti, al punto da azzerare la competitività e alzare i costi a carico delle aziende. Questo è il problema che Pedemontana dovrebbe risolvere. Che poi è un problema legato tanto alla crescita dell’impresa quanto al benessere dei cittadini, all’attrattività del nostro territorio e alla sua efficacia logistica».
Senza dimenticarsi, poi, della crisi, perché in un periodo in cui i conti fanno fatica a tornare, ogni singola spesa viene valutata con grande attenzione. E, se si può evitare, lo si fa.
«I pedaggi si devono ridurre perché così come sono raggiungono solo l’obiettivo di tenere lontano da questa arteria macchine, furgoncini e camion - ribadisce ancora con determinazione Galli -. Tenere lontana l’economia e il suo rilancio. Lontani anche i potenziali investitori e chi, in questo territorio, ci crede. Lo stanziamento originario di 1 miliardo e 200 milioni di euro è troppo, inaccettabile, per una strada vuota che non riesce ad assolvere al suo compito di essere un vero plus per la nostra provincia. Non vogliamo che Pedemontana resti deserta e non vogliamo, però, che le imprese siano costrette a sostenere ulteriori costi. Tornare indietro non si può, ma forse bisognerebbe ripensare il progetto in termini imprenditorialidove sul tavolo si mettono sempre costi e ricavi».
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