IL CASO
Pesce colorato. E i bimbi digiunano
Genitori preoccupati per il cibo della mensa scolastica. E l l’assessore replica: «Cibo sicuro»
Pietanze colorate nella mensa di scuola. E digiuno dei bambini.
C’è stato sconcerto, fra insegnanti e genitori, per le tonalità grigiastra, giallastra e rosacea della cotoletta di pesce. Ma l’assessore all’Istruzione Marzia Campanella, ricevuti i primi messaggi con cui le chiedevano spiegazioni, ha tranquillizzato tutti.
«Non è un prodotto scaduto o andato a male».
A quel punto, però, tramite i gruppi WhatsApp dei genitori, si era già diffuso quello che, più che allarme, era allarmismo.
Tutto è cominciato quando, come disposto dalla Commissione mensa che voleva introdurre prodotti a base di pesce nella ristorazione scolastica, nel menu autunnale è stata inserita una cotoletta di pesce preimpanata.
Data la strana colorazione, all’elementare “Mazzini” c’è chi non ha voluto mangiarla, cosicché le insegnanti hanno deciso di ritirare i piatti chiedendo che fossero effettuati i dovuti controlli.
Ebbene, dalle analisi effettuate è risultato che «il prodotto risultava ben cotto e pienamente adatto al consumo».
In particolare il colore grigiastro di alcune porzioni era prodotto dalla cottura in forno da surgelato; la colorazione rosacea, invece, era dovuta alla pelle ancora presente sui filetti della parte inferiore di pesce. Ma c’era anche un liquido che, sotto la panatura, diventava giallastro: in tal caso è stato riscontrato che era l’effetto della condensa formatasi durante la cottura dopo la panatura.
Tanti timori e tanti scrupoli, insomma, per una colorazione che certo impressionava ma non era dovuta alla qualità scadente del pesce.
«Infatti solo alcuni bambini di prima e seconda non volevano mangiarlo, mentre tutti gli altri l’hanno mangiato senza conseguenze», precisa l’assessore.
Fatto sta che «per scrupolo - si legge nella relazione dell’azienda - è stato cotto dell’ulteriore prodotto in centro cottura, modificando tempistiche e temperature di permanenza in forno per verificare se fosse possibile ottenere un prodotto finito migliore, ma si è convenuto che non c’erano miglioramenti».
È stato quindi deciso di non riproporre più questo piatto ma di sostituirlo con la platessa impanata direttamente al centro cottura: si tratta di un tipo di pesce, infatti, che non ha mai subito colorazioni di alcun tipo.
Marzia Campanella tiene a precisare.
«Già prima che pervenisse la relazione ufficiale dell’azienda avevo tranquillizzato tutti specificando che dai controlli effettuati la cotoletta di pesce era di qualità, tant’è vero che non emanava cattivo odore. L’ho riferito a tutti coloro che mi scrivevano o chiedevano di persona, ma purtroppo si è diffuso un allarmismo incontrollato».
La morale?
«I gruppi WhatsApp sono ottimi strumenti, ma vanno usati bene, informandosi adeguatamente prima di diffondere timori infondati. Gli strumenti per informarsi sono molti e abbiamo sempre risposto».
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