STORIE
«Pi Amuri»: donne contro la mafia
Per cosa sei disposto a morire? È a questa domanda che cerca di rispondere «Pi Amuri (ballata per fiori innamorati)», di e con Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano, Lucia Nicolai, della compagnia del Bivacco di Milano, spettacolo vincitore della borsa teatrale Anna Pancirolli 2016, dedicata alle compagnie under 35.
Un’opera profonda, dedicata alle donne che lottano contro la mafia, proposta dai Viandanti per la stagione del teatro San Giovanni Bosco di Busto Arsizio. Per una serata, rivivono le donne che hanno pagato con la vita il coraggio di opporsi alla mafia: Rita Atria e Piera Aiello, rispettivamente sorella e moglie di Nicola Atria, mafioso. Rita la giovane, che in Piera la ribelle trova un punto di riferimento, trasformando la sua brama di vendetta in bisogno di giustizia.
Lea Garofalo, ammazzata a Milano dalla ’Ndrangheta (al nord, già, come ben descrivono i «Cento passi» di Giulio Cavalli), collaboratrice di giustizia per amore della figlia Denise, che ha poi avuto la forza di testimoniare nel processo contro il padre, accusato dell’omicidio di sua madre. Saveria Antiochia, madre di Roberto, il poliziotto ucciso insieme a Ninni Cassarà da Cosa Nostra. Una vita dedicata a tenere vivo il ricordo di suo figlio, parlando ai ragazzi di legalità.
Queste sono le donne di cui si narra attraverso la metafora dei fiori e l’espediente del gioco e del rap. Segue un dibattito con l’attivista Massimo Brugnone e le associazioni Libera di Varese e Agende Rosse di Milano.
Sabato 21 gennaio al San Giovanni Bosco di Busto Arsizio, via Bergamo 12, ore 21, 12/5 euro, 338.9721325.
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