GRANDI OPERE
Piazza Repubblica, ci siamo
Presentati a Palazzo Estense i due bandi per il rifacimento dell'area (compresa l'ex caserma Garibaldi) e per il nuovo teatro (e comparto di via Ravasi). Tempo fino al 30 giugno, grande interesse da ogni parte del pianeta
Il cuore di Varese cambia volto. Il Comune ha lanciato il concorso internazionale di riqualificazione di piazza Repubblica e dell’ex caserma Garibaldi e di progettazione del nuovo teatro e del comparto di via Ravasi, pubblicandolo lo scorso 8 maggio e suscitando già grande interesse tra i professionisti chiamati a “disegnare” la nuova piazza. Ad oggi gli accessi ai siti web dedicati al concorso sono circa 4200, di cui il 20% di provenienza internazionale (Spagna, Portogallo, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Brasile). I bandi sono disponibili dalla scorsa settimana anche in lingua inglese. E per definire in un unico claim la comunicazione e le azioni che "gireranno" attorno alla piazza, è stato ideato il logo "Repubblica" presentato lunedì 25 in conferenza stampa, nella sala consiliare di Palazzo Estense, dal sindaco Attilio Fontana, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dal presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi e dal rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini.
L’ "Accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un nuovo teatro e correlata riqualificazione urbanistica e funzionale del comparto di piazza Repubblica" è stato sottoscritto lo scorso 21 dicembre dalle quattro istituzioni, ed ha il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Varese.
Prevede costi complessivi pari a 31,595 milioni di euro. La cifra è coperta grazie ai 20 milioni stanziati da Regione Lombardia, 3,5 milioni dal Comune di Varese, uno dalla Provincia, 4 milioni e centomila euro da risorse pubbliche da sviluppo privato di via Ravasi e 3 milioni arriveranno dal projectfinancing o da un’altra forma di parternariato pubblico privato. La riqualificazione di piazza Repubblica e dell'ex caserma Garibaldi si svilupperà su 16.800 mq, e fa parte della prima fase. Poi partiranno i lavori per il nuovo teatro stabile che sarà realizzato dove si trova l'attuale. Infine toccherà al comparto di via Ravasi: si procederà con la demolizione dell'ex Collegio Sant'Ambrogio e la costruzione di nuovi complessi di edilizia residenziale, commerciale e una grande aula convegni che sarà data in gestione all'Università.
Gli elaborati dovranno essere trasmessi entro e non oltre il 30 giugno. Quindici proposte saranno ammesse (in modo del tutto anonimo) alla seconda fase del concorso (10 per piazza ed ex caserma, 5 per teatro e via Ravasi), che si chiude il 16 novembre.
"Varese Repubblica" sarà l’icona identificativa che accompagnerà tutte le attività culturali legate a questa importante trasformazione urbana che segnerà il futuro di piazza della Repubblica e del centro urbano della città di Varese.
"Sono soddisfatto - ha detto Attilio Fontana - dalle parole... ai fatti, è proprio il caso di dirlo!
Il concorso internazionale di progettazione per la costruzione di un
nuovo teatro e la
riqualificazione di piazza Repubblica e dell’ex
caserma è pubblicato. E questo è il risultato di un lavoro
congiunto tra gli enti firmatari dell’accordo di programma, un lavoro
unitario che ha portato anche a creare un logo riconoscibile per tutte le
azioni che faremo intorno alla piazza, dalla comunicazione ai vari
passaggi dei bandi.
Per Varese è una vera e propria sfida, bella e appassionante, che ci
apre al mondo".
"Regione Lombardia - ha aggiunto Roberto Maroni - ha creduto e crede molto in questo progetto, perché il nostro obiettivo è quello di ascoltare le esigenze che arrivano dal territorio. In questo caso, la realizzazione di un nuovo teatro cittadino, il recupero dell'ex caserma Garibaldi, la riqualificazione di piazza Repubblica e il riassetto funzionale dell'Università rappresentano un evento storico atteso da decenni dagli abitanti di Varese. E si tratta di un intervento che non solo rilancerà il centro storico dal punto di vista economico e della vivibilità, ma migliorerà anche la sicurezza cittadina, grazie alla creazione di spazi nuovi e rivitalizzati".
Altro servizio sulla Prealpina in edicola martedì 26 maggio
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