IL CASO
Poliziotto arrestato per stalking
Agente nei guai: era già stato sospeso e colpito da un provvedimento di allontanamento dalla casa della ex
Quando l’amore è abbagliante, accieca chiunque, anche chi indossa una divisa. È stata la passione a mettere nei guai il giovane agente del commissariato arrestato lo scorso fine settimana con l’accusa di stalking. Sono stati i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio a portarlo in carcere, d’intesa con il pubblico ministero Francesca Gentilini e lo hanno fatto cogliendo il venticinquenne in flagranza: stando a quanto ricostruito, sembra che il poliziotto sia andato a cercare la ex a casa dei parenti - che vivono in un paese vicino a Busto - trasgredendo così ogni precedente provvedimento preso nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria. Uno zio sarebbe sceso in strada per convincerlo ad andarsene, a lasciare in pace la vittima, lui lo avrebbe aggredito. A quel punto è partita la chiamata al 112 e all’arrivo della pattuglia, invece di placarsi, il collega sarebbe insorto pure contro i militari. Il condizionale, su tutta la vicenda, è più che d’obbligo perché nulla trapela dagli inquirenti al riguardo. Ciò che si sa è che il pressing nei confronti della ex durava da mesi. E che proprio per questa ragione il venticinquenne era stato sospeso dal servizio.
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