IL CASO
Poltrone Aspem: è scontro
Assemblea dei soci, Lega furiosa: «Il sindaco Galimberti ha deciso tutto»
Si è riunita mercoledì 1 settembre, nella sede varesina di via Giusti, l’assemblea dei soci di Aspem Spa, la multiutility di cui sono azionisti A2A, il Comune di Varese e altri Comuni limitrofi al capoluogo.
All’ordine del giorno, la ratifica delle nomine del nuovo consiglio di amministrazione.
Nomi peraltro già decisi e ufficializzate dal sindaco del capoluogo, Davide Galimberti.
Eccoli: presidente di Aspem Spa, Alessandro Azzali, già consigliere comunale dei Ds e dirigente locale del Pd; consiglieri Luca Ferrari e il primo cittadino di Cazzago Brabbia, Emilio Magni.
Tutto bene? Non proprio.
L’assemblea è stata infatti burrascosa, con la Lega Nord, e nello specifico il segretario provinciale e sindaco di Morazzone, Matteo Bianchi, che ha contestato duramente «l’arroganza politica del centrosinistra».
Una premessa: la società si occupa della gestione dei rifiuti e della distribuzione di acqua e gas metano in 35 comuni; è controllata al 90% da A2A, dal 9,8% da Palazzo Estense e il residuo di quote (0,25) dai piccoli Comuni.
Il rinnovo dell’organismo di vertice è stato deciso dal nuovo sindaco di Varese che aveva azzerato il Cda in carica (aveva ancora più di un anno di mandato). E fin qui, nessuna polemica.
Le frizioni, sono state infatti sul modo in cui Galimberti ha operato le scelte. Così Bianchi, furioso dopo la riunione: «I patti parasociali stabilivano che il consigliere in rappresentanza dei piccoli Comuni venisse deciso da un’assemblea dei piccoli Comuni e non imposto dal sindaco di Varese».
Articolo completo sulla Prealpina di giovedì 1 settembre.
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