Russia-Usa
Portavoce Cremlino: se io insultatssi Obama, mi licenzierebbero
Il commento dopo che amministrazione Usa conferma: Putin corrotto
Mosca, 29 gen. (askanews) - Se io avessi accusato Obama di corruzione, sarei stato licenziato: così Dmitri Peskov, il portavoce di Vladimir Putin, ha commentato il nuovo duro attacco al presidente russo, lanciato direttamente dal "collega" americano Josh Earnest. L'addetto stampa di Barack Obama, infatti, ha ribadito ieri le accuse espresse dal Dipartimento del Tesoro Usa, secondo cui il leader del Cremlino è "corrotto".
"Lo dico onestamente: io, per esempio se avessi insultato in tal modo il presidente degli Stato Uniti, sarei stato licenziato", ha detto Peskov oggi alla stampa. Per il portavoce del Cremlino, le accuse rivolte al presidente russo segnalano che dagli Usa è partita la "macchina del fango" pensando già alle prossime elezioni presidenziali in Russia. Ma Putin, ha aggiunto, non ha ancora deciso se partecipare o meno al voto, previsto per il 2018.
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