IL CONCORSO LETTERARIO
Premio Chiara: Oldrini passa il testimone a Vitali
Cambio alla presidenza. «Ho 82 anni, serve aria nuova. Ma resto alla guida della giuria tecnica»
«Ho appena compiuto 82 anni: è venuto il momento di aprire le finestre per far entrare aria nuova e assicurare il futuro migliore». Da ieri pomeriggio, domenica 15 ottobre, con la manifestazione finale dell’edizione numero trentacinque, Romano Oldrini non è più presidente del Premio Chiara.
Al suo posto Andrea Vitali, una trentina di romanzi pubblicati e una lista di riconoscimenti quasi uguale, che nel 1996 vinse proprio il Chiara con “L’ombra di Marinetti”.
Oldrini, da vent’anni al vertice del Premio per raccolte di racconti più importante d’Italia, non lascia però del tutto l’ambiente: «Continuerò a presiedere la giuria tecnica, quindi a leggere i libri che arriveranno, a fornire suggerimenti se mi verranno chiesti, insomma a dare una mano: Varese mi ha dato tanto in questi anni, non è la città fredda che in tanti dicono e voglio ritornarle qualcosa di quello che mi ha regalato».
Bambi Lazzati, direttrice del Chiara, resta al suo posto: «Troppo delicato il suo ruolo» conclude Oldrini.
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