SACRO MONTE
Prima assoluta per «Jedermann», la morte del ricco
È sulla terrazza del Mosè, al Sacro Monte di Varese e nell’ambito del festival teatrale che lì si tiene fino al 27 luglio, che sarà letto per la prima volta in Italia «Jedermann. Il dramma della morte del ricco», cui Hugo von Hofmannsthal lavorò per 10 anni fino al 1911.
Un’opera che per Andrea Chiodi, direttore artistico del festival, è un baluardo di difesa della bellezza da parte di tutti quegli artisti che in prima linea resistono allo sfacelo, «mentre in molti si adagiano sulle poltrone a fare analisi, accuse e strategie».
Un testo che ispirò la leggendaria regia di Max Reinhardt che inaugurò il festival di Salisburgo, nato nel 1920 proprio per volontà di Reinhardt, von Hofmannsthal e il compositore Richard Strauss, e dove tutt’oggi viene messo in scena con nuovi allestimenti.
A interpretare questa versione italiana, curata da Walter Le Moli, sono gli Attori Fondazione Teatro Due di Parma, che firma la produzione, per cui spesso ha collaborato anche Elisabetta Pozzi, ospite della seconda serata con «Interrogatorio a Maria». Qua ad essere interrogato è il cuore di un uomo, posto di fronte alla morte, alla responsabilità sociale e al rapporto col divino e con se stesso. Ad ogni altro uomo il compito di cercare la risposta.
Mercoledì 19 luglio al Sacro Monte di Varese, ore 21, terrazza del Mosè, ore 21, gratuito, funicolare aperta.
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