CAOS LEGA
«Processo senza colpevoli»
Torna a parlare Paola Reguzzoni: «Mi aspettavo di essere difesa dal mio movimento». Ma Marco Colombo è categorico: «Se resta in Consiglio, sarà nel gruppo misto»
«Cos’ho intenzione di fare? Aspetto comunicazioni ufficiali, visto che finora nessuno mi ha parlato direttamente».
All’incontro su “Giovani e Lavoro” organizzato dai Giovani Padani nella sezione del Carroccio in via Culin – tra i relatori il deputato Giancarlo Giorgetti - una delle prime a presentarsi è proprio lei, Paola Reguzzoni, la grande accusata dai vertici del suo movimento dopo il pasticcio del voto sul presidente del consiglio comunale (e la conseguente richiesta di espulsione avanzata dal direttivo provinciale). «Per ora resto in attesa che qualcuno mi dica qualcosa di persona. Leggo di scadenze, di dimissioni ufficiali da presentare. Fino ad oggi – precisa la Reguzzoni – l’unica richiesta formale che ho ricevuto è stata quella di presentare le dimissioni in bianco. Tutto il resto l’ho saputo dalla stampa. Io sono abituata a lottare e quando qualcosa non mi piace cerco di cambiarla dall’interno – continua – Certo che se il mio movimento dovesse pormi di fronte a un aut aut, andrei in difficoltà: da una parte ci sono 24 anni della mia storia personale, dall’altra 500 persone che mi hanno dato fiducia. E anche loro meritano rispetto», sottolinea la Reguzzoni, che poi torna sulla serata che ha fatto esplodere il caso: «La mia prima indicazione era quella di votare il nostro candidato Livio Pinciroli; dopodiché ho chiesto ai miei di scegliere tra scheda bianca e Farioli». Si aspettava che dopo l’elezione di Valerio Mariani la reazione della Lega potesse essere così dura e immediata? «Mi aspettavo che il mio movimento mi difendesse, questo sì – risponde la Reguzzoni – Se ho commesso degli errori, sono anche disposta ad ammetterlo, ma dopo un confronto: è stato istituito un processo senza colpevoli e senza prove. La segreteria provinciale ha preso delle decisioni a caldo, che sembra la cosa meno opportuna da fare. Sarebbe stato meglio riflettere».
L’appuntamento di lunedì sera ha visto anche la prima uscita ufficiale di Marco Colombo come commissario della Lega bustocca: con la Reguzzoni si è dato appuntamento in settimana per un incontro con il segretario provinciale. Il sindaco di Sesto Calende è stato accolto con cortesia di circostanza, ma è palpabile l’insofferenza dei militanti. Sul “caso” Reguzzoni Colombo non ha mezze misure: «Per noi è espulsa dal movimento. Non sarà mai capogruppo. Se resta in aula, non sarà della Lega. Dovrà aderire al gruppo misto».
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