GENITORI?
Procreazione assistita, i dati Censis
Più avanti con l’età - tanto da sfiorare la soglia dei 40 anni per lui e dei 37 per lei -, ma anche con un livello di istruzione elevato e un’occupazione sicura. Si presentano così le coppie che accedono alle tecniche di Procreazione medicalmente assistita (Pma), un identikit che rende chiaro come il poter avere un «figlio in provetta» sia oggi possibile, sempre di più, solo per una fortunata élite, mentre l’accesso alla Pma risulta difficile o addirittura precluso a chi ha meno risorse. Il quadro aggiornato (il precedente vera del 2008) è quello descritto dall’indagine «Diventare genitori oggi: il punto di vista delle coppie in Pma», realizzata dal Censis su un campione di 361 coppie seguite da 23 centri per il trattamento dell’infertilità nelle diverse aree del Paese. Il primo dato che colpisce è l’aumentare dell’età dei potenziali genitori e l’allungarsi del tempo che intercorre tra i primi dubbi e la scelta di rivolgersi al medico. Risultato: spesso si arriva alla Pma anche dopo quattro anni e a un’età matura. Con la conseguenza che, proprio in gran parte per il fattore età, solo il 22% delle coppie riesce a coronare il sogno di una gravidanza. «Il tempo della presa di coscienza - spiega Ketty Vaccaro, responsabile Area Welfare e Salute del Censis - è più lungo, come se avere difficoltà procreative fosse diventato un fatto più socialmente compatibile». Inoltre, «sono coppie privilegiate sotto il profilo socio-economico: il 45,9% delle donne che arriva alla Pma è infatti laureato contro il 23% delle donne in generale e il 99% ha un’occupazione stabile e in numeri sono simili anche fra gli uomini». Altro nodo è il fattore costo, una delle discriminanti principali: il 35% delle coppie ha pagato di tasca propria la Pma spendendo da 2.900 a 5.200 euro e per l’80% la qualità delle cure si differenzia tra le regioni con una forte variabile geografica (in centro Italia la Pma costa di più). I centri sono in prevalenza privati, con tempi di attesa minori, mentre nel pubblico le liste di attesa si possono protrarre anche per un anno. L’indagine Censis evidenzia poi che quasi la totalità delle coppie si ritiene favorevole ai cambiamenti già apportati alla legge 40/2004 e ben il 45% sostiene che la Pma dovrebbe essere consentita anche ai single e alle coppie omosessuali. Sì alla maternità surrogata dal 46% degli intervistati. E se i tentativi di ottenere una gravidanza falliscono? Il 75,5% delle coppie decide di riprovare, mentre solo il 31% ha considerato la possibilità di adottare un bambino.
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