IL TORNEO
Profughi battono il Gorla Minore
La prima sfida dell'accoglienza si è giocata sul campo di calcio di via Grazia Deledda fra il gruppo di giovani immigrati nigeriani ospitati nel paese e la squadra locale
La prima sfida dell’accoglienza si è giocata sabato 4 luglio sul campo di calcio di via Grazia Deledda fra il gruppo di giovani profughi che da un mesetto sono arrivati in paese e sono al centro di accoglienza allestito in via Colombo. Dopo le difficoltà e le polemiche iniziali, oltre agli scontri e i malumori del paese, le tensioni si sono finalmente sciolte sul campo di calcio quando anche i profughi hanno finalmente indossato gli scarpini da calcio.
Proprio delle semplici scarpe con i tacchetti per poter correre sull’erba, crossare e segnare sono il simbolo di una nuova vita per i ventidue giovani che hanno giocato contro la squadra gorlese. Il progetto è stato voluto dall’amministrazione comunale, in particolare dal sindaco Vittorio Landoni, con la collaborazione dell’Asd Gorla Minore Calcio guidata dal presidente Roberto Pagani. «Un evento che va oltre la retorica perché tutti noi crediamo che il grande valore dello sport sia quello di abbattere le barriere - hanno spiegato gli organizzatori - Abbiamo chiamato l’evento “un calcio contro i pregiudizi” per spiegare alla comunità che abbiamo di fronte dei ragazzi giovani, persone che sono come noi. E anche per i migranti poter giocare a calcio è un momento importante, fatto di emozioni per permettere loro di allontanarsi dai pensieri almeno per qualche ora». Sport è passione, impegno e fatica. «Il calcio fa vivere emozioni intense che vanno oltre: questa è la lezione di oggi», hanno sottolineato.
In prima linea c’era anche l’amministrazione comunale, dal sindaco Vittorio Landoni al vice Beatrice Bova con il consigliere delegato allo Sport, Sergio Ferioli. E alla fine della partita la cena: riso Jollof nigeriano, in omaggio ai giovani campioni. E da oggi l’amministrazione comunale con associazioni e cooperative andranno avanti nel lavoro di integrazione e accoglienza. «Già Caritas, Acli e Avis stanno ragionando sulla possibilità di collaborare, non è escluso anche un impegno con il comitato ambientale guidato da Carla Castellanza per realizzare il percorso Vassallo - ha detto il sindaco -. Nei giorni scorsi ci sono stati gli incontri proprio per valutare se ci siano margini e possibilità. Gorla è sempre stato un paese accogliente, l’approccio della collaborazione è sempre stato la nostra forza». Restano tuttavia ferme alcune posizioni dell’amministrazione comunale su cui cedenza».
© Riproduzione Riservata