Terrorismo
Proselitismo in carcere per la jihad, espulso un tunisino
Incitava compagno di cella a "servire terroristi" una volta liberi
Roma, 29 gen. (askanews) - Un tunisino 41enne è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato. L'uomo, detenuto nel carcere di Palermo per reati in materia di stupefacenti, è stato segnalato dal Dipartimento Affari Penitenziari per aver posto in essere, anche attraverso atti di sopraffazione, un'attività di proselitismo mirata alla radicalizzazione di un suo connazionale compagno di cella.
In particolare, riferisce il Viminale, è risultato aver incitato quest'ultimo a non lavorare più all'interno del carcere "al servizio degli infedeli" bensì, insieme a lui, a "mettersi al servizio dei terroristi" una volta liberi.
Per questi motivi il tunisino, una volta scarcerato, è stato rimpatriato, con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino
Con questa espulsione, la sesta del 2018, sono 243 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese, dall'1 gennaio 2015 ad oggi.
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