IL CASO
«Quella strada va collaudata»
Tir vietati sulla 233, ma il cartello è ignorato. Il sindaco di Bedero: «Situazione da sanare»
Il divieto esiste dall’autunno del 1995, quando si aprì una voragine nella strada, nel tratto fra le due gallerie, nella zona delle Grotte, e Anas dovette in fretta e furia ricostruire la carreggiata. Fu istituito il divieto di transito dei mezzi pesanti superiori alle 20 tonnellate; questo in attesa, pare, del collaudo dell’opera. Il cartello che proibisce l’accesso dei Tir è ancora presente. Il divieto, dunque, è ancora in vigore. Ma non viene rispettato. Anche perché non esiste alternativa di viaggio. Benvenuti sulla Statale 233 della Valganna, una delle arterie più trafficate del Varesotto. Il percorso dove non possono circolare i “bisonti” va dalla prima galleria al confine fra Induno e Varese fino a Ghirla, nel territorio di Valganna. È un blocco, ovviamente, in entrambi i sensi di marcia.
«Un divieto che ancora esiste perché non è mai stato fatto il collaudo del pezzo di strada rifatto nel 1995» sottolinea il sindaco di Bedero Valcuvia, Carlo Paolo Galli, che nei giorni scorsi ha parlato con i colleghi dei comuni attraversati o collegati alla Statale 233 (Valganna, Marchirolo, Cugliate, Cadegliano Viconago, Cunardo e Lavena Ponte Tresa) per inviare un documento congiunto ad Anas al fine di sollecitare il collaudo atteso da 22 anni. «In questo modo - spiega Galli -, se il collaudo fosse positivo, si potrebbe togliere il divieto di transito dei mezzi pesanti, un divieto che non viene rispettato per cause di forza maggiore».
La causa di “forza maggiore” è che non ci sono appunto itinerari alternativi. Per un Tir che deve raggiungere un paese della Valganna o dell’alta Valcuvia, l’unica possibilità sarebbe quella di andare sulla statale che da Vergiate arriva a Cocquio, risalire poi per quella che porta a Luino e imboccare infine l’arteria che da Grantola approda a Ghirla. Un giro insomma dell’oca, un percorso fuori dal mondo per chi deve trasportare merce. E tutto questo perché il tratto di strada fra le due gallerie della Valganna - tratto ricostruito appunto nel ‘95 - non è stato collaudato per il transito dei mezzi sopra le 20 tonnellate. «Non so valutare quanto possa durare e quanto sia complesso un collaudo, ma ritengo che sia indispensabile per mettere fine a una situazione ambigua e pericolosa» spiega ancora il sindaco Galli.
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