L’ALLARME
Quindicenni ubriache in ospedale
In due soccorse dai vigili, ora è caccia ai tre bar colpevoli. L’assessore Rogora: «I genitori ci aiutino»
Che quella del giovedì - coi negozi aperti - sia per Busto una serata vivace, è ormai risaputo. Ma l’ultimo giorno di festa sotto le stelle, per due ragazzine appena quindicenni, è finita col ricovero in pronto soccorso a causa degli eccessi alcolici. Ad avvistarle dalle parti del centro ormai in stato confusionale e non più in grado di reggersi in piedi, sono stati i vigili urbani che di nuovo - sia in divisa che in borghese - stavano pattugliando le zone della movida proprio per controllare che il divertimento restasse nei limiti consentiti. Nel caso delle due ragazzine, invece, quel limite era stato ampiamente superato, con rischi enormi per la loro salute. E così, prima che finissero in coma etilico, sono state affidate ai sanitari.
Ma il compito della polizia locale non è finito qui. Perché l’episodio - anche col supporto dei parenti delle giovani accorsi in ospedale - ha portato all’apertura di un’indagine per capire chi avesse consentito alle studentesse - che non potrebbero consumare alcolici ad alta gradazione a quell’età (e chi glieli somministra commette un reato penale) - di arrivare a conciarsi in quella maniera.
Proprio il loro racconto ha consentito di puntare l’attenzione su tre locali della città dove la coppia di amiche si sarebbe servita senza che nessuno chiedesse loro documenti di identità e quindi negasse le bevande proibite. «Questa vicenda - spiega l’assessore alla sicurezza Max Rogora - dimostra da un lato la volontà della polizia locale di continuare a fare prevenzione, dall’altro che l’allarme diventa sempre più alto per un fenomeno che coinvolge ragazzi ormai in erba».
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 23 luglio.
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