Tpi
Radovan Karadzic condannato a 40 anni per genocidio e crimini guerra
Storico verdetto a 20 anni dalla fine della guerra di Bosnia
L'Aia, 24 mar. (askanews) - Colpevole di genocidio a Srebrenica, di crimini contro l'umanità, crimini di guerra, omicidio, persecuzione, stupri, spostamenti coatti, sequestro di ostaggi: per Radovan Karadzic la condanna emessa dal Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) è a 40 di carcere, de facto un ergastolo data l'età dell'ex leader serbo-bosniaco, nato nel 1945. In realtà il carcere a vita era stato chiesto dal procuratore Alan Tieger, ma quello di oggi è un verdetto che farà storia della giustizia internazionale, come ha sintetizzato il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, commentando la sentenza.
Nel dettaglio, Karadzic è stato giudicato colpevole di 10 capi di imputazione su undici. I più gravi, e più simbolici dell'orrore della guerra di Bosnia portò nei Balcani, sono relativi all'assedio di Sarajevo e al massacro di Srebrenica. Per un secondo capo d'accusa per genocidio in altre sette municipalità bosniache non c'è stata invece condanna: non ci sono "prove sufficienti" per stabilire oltre ogni ragionevole dubbio che anche in questi casi si sia trattato di genocidio, ha stabilito la corte. Nessun dubbio invece per Srebrenica, dove nel luglio 1995 furono trucidati circa 8.000 uomini e ragazzi musulmani.
Karadzic è il più alto responsabile dei serbi di Bosnia a essere giudicato per i crimini commessi durante il conflitto degli anni 1992-1995: l'ex presidente serbo Slobodan Milosevic è morto nel 2006 durante il processo. Secondo i giudici del Tpi voleva dividere la Bosnia e a mano a mano che avanzavano, le sue truppe "selezionavano le loro vittime sulla base dell'identità di musulmani o croati". Una strategia di pulizia etnica, da lui e dai suoi alleati Milosevic e Ratko Mladic sempre negata. Vestito scuro, cravatta a righe blu chiare, Karadzic ha ascoltato oggi la lettura del giudizio con attenzione, impassibile, anche quando il giudice O-Gon Kwon ha scandito: "la corte la condanna a 40 anni di detenzione".
Incriminato assieme a Mladic dal Tpi negli ultimi giorni della guerra bosniaca, a fine luglio 1995, Karadzic è riuscito a sfuggire alla giustizia internazionale per 13 anni, nascosto sotto falsa identità, trasformatosi in uno specialista di medicina alternativa dalla vita e le fattezze irriconoscibili. Fu arrestato nel 2008, il processo si è aperto nel 2009 ed è terminato nel 2014, dopo 497 giorni di udienza e 586 testimoni. Il "Boia di Srebrenica" - soprannome che Karadzic si porta dietro da 20 anni, tradotto in anni di carcere oggi all'Aia - ha già fatto sapere che ricorrerà in appello.
© Riproduzione Riservata