IL CASO
Raffica di furti in fiera
Polizia e carabinieri smascherano due bande di moldavi e recuperano bottini messi insieme all'interno degli stand: arresti e denunce
Forze dell'ordine quotidianamente impegnate sul territorio di Rho-Pero, con una serie di arresti di persone accusate di furto, soprattutto nell'ambito della Fiera di Rho-Pero.
Gli uomini del commissariato di Rho–Pero, durante l’ultima Fiera dell’imballaggio, hanno arrestato un cittadino moldavo per tentato furto in flagranza. Nel tardo pomeriggio di sabato 23, nel padiglione 11, l'attenzione degli agenti in perlustrazione è stata attratta dalle grida di un uomo. Si trattava di un giovane che stava tentando di rubare 5 monitor (valore 3500 euro) e fuggiva inseguito dal proprietario. Gli agenti lo bloccavano dopo poche centinaia di metri e l'identificavano in B.N., moldavo di 21 anni, regolare. I monitor venivano restituiti ai legittimi proprietari mentre il giovane è finito nel carcere di San Vittore. Il giorno seguente gli agenti, tornando in Fiera, sulla base delle dichiarazioni del giovane moldavo, individuavano due complici dell'arrestato, a loro volta indagati per tentato furto in concorso.
I carabinieri, invece, hanno denunciato a piede libero per furto altri tre moldavi, al termine di un'indagine durata circa un mese e iniziata all'epoca del Salone del mobile. Grazie a testimonianze ed analisi di immagini estrapolate da telecamere a circuito chiuso, i tre, tutti incensurati e impiegati come allestitori degli stand, sono responsabili del furto di un tappeto del valore di circa 1.800 euro, utilizzato nel corso della rassegna nel polo fieristico. La refurtiva è stata recuperata e restituita.
Sempre per furto, ma ai danni di una tabaccheria di Baranzate, i carabinieri della Tenenza di Bollate hanno arrestato un nomado di 19 anni sorpreso all’interno del bar di via Milano dove era entrato forzando la porta d'ingresso.
Ad Arese, infine, è stato arrestato un marocchino di 40 anni per tentato furto nella piattaforma ecologica comunale di via Monte Grappa. L'uomo, che abita a Cerro Maggiore, è stato sorpreso all'interno della piattaforma dopo avere tagliato la rete di recinzione, con un bottino di batterie esauste, motori di frigoriferi e lavabiancheria, cavi elettrici.
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