L’INDAGINE
Rapina a Ligornetto: bustocco estradato
Bustocco risponderà direttamente agli inquirenti elvetici. Che sospettano l’attività di una banda dedita ai colpi oltrenconfine
Lo scorso luglio aveva dato l’ok alla sua estradizione, poi ci aveva ripensato. Forse pensando che non bastasse professarsi innocente per cancellare le proprie impronte digitali dal casco usato per la rapina.
Questa volta però, la Corte d’Appello di Milano ha deciso e il Ministero pubblico ticinese e la Polizia cantonale hanno potuto comunicare che, nell'ambito dell’inchiesta condotta in collaborazione con la Questura di Varese, oggi, lunedì 25 settembre, è stato estradato dall'Italia il quarantatreenne bustocco, presunto autore della rapina avvenuta il 29 marzo scorso a Ligornetto in via Cantinetta, al distributore Eni.
Quel giorno, infatti, un rapinatore, giunto in sella a uno scooter, era entrato nel negozio del distributore indossando casco, occhiali da sole e armato di coltello.
All'interno aveva minacciato le dipendenti facendosi consegnare del denaro, circa diecimila franchi svizzeri in contanti. Quindi era fuggito con il bottino allontanandosi a piedi in direzione del confine. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore generale aggiunto Antonio Perugini e ha già riguardato l’arresto di un venticinquenne varesino, indagato quale staffetta anche per un colpo messo a segno il 16 marzo precedente e padre e figlio malnatesi, sospettati di fare parte di una banda dedita ai colpi oltreconfine.
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