L'INDAGINE
Rapinatore ucciso: autopsia decisiva
Lunedì 12 ottobre l'esame sulla salma di William Trunfio: eccesso colposo o uso legittimo delle armi da parte del carabiniere accusato d'omicidio?
Tragedia in via Micca, lunedì 12 ottobre il medico legale Maria Luisa Pennuto eseguirà l’autopsia sul corpo di William Trunfio, il trentanovenne colpito dal proiettile esploso dall’appuntato che è indagato per omicidio colposo per eccesso di uso legittimo delle armi.
Tecnicamente infatti - e la precisazione serve per una corretta informazione sulle contestazioni mosse dalla procura - l’articolo 55 del codice penale prevede appunto l’eccesso colposo e rinvia alle disposizioni sui delitti di quella natura, quindi, in questa fattispecie, all’omicidio colposo.
Sta di fatto che quando al militare, assistito dall’avvocato Pietro Romano, sono stati notificati gli atti, ha deciso di nominare il consulente Daniele Mazzetti, che quindi parteciperà all’autopsia.
L’esame post mortem sarà determinante, innanzitutto perché stabilirà dove si sia conficcata l’ogiva: quel che gli inquirenti hanno accertato finora è che la pallottola è stata sparata da una distanza ravvicinata e che ha colpito Trunfio alla base del collo. Altra certezza è che il trentanovenne non è morto all’istante. Anzi, a quanto pare avrebbe opposto ulteriori tentativi di fuga, al punto da doverlo ammanettare in attesa che arrivassero i soccorsi.
Servizio completo sulla Prealpina di domenica 11 ottobre.
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