Zoe
Renault a zero emissioni
Guidare un’auto elettrica senza lo stress da ricarica. L’ultima frontiera della mobilità a zero emissioni è quella proposta da Renault che con nuova Zoe anticipa la concorrenza proponendo sul mercato un’auto adatta ai percorsi cittadini ma che è capace anche di viversi l’esperienza di un week end fuori porta. Tutto grazie alla nuova batteria Z.E.40 con una capacità di 41 kWh, capace di offrire un’autonomia dichiarata di 400 km, circa 300 km reali. Una vera e propria rivoluzione in ambito elettrico che consentirà ai clienti di mettere al bando l’ansia da batteria scarica.
La nuova batteria, grazie al nuovo caricatore intelligente Cameleon, è in grado di ricaricarsi più rapidamente alle stazioni di ricarica a corrente alternata adattandosi a tutte le potenze disponibili fino a 22 kW (con motore R90) e fino a 43 kW (con il nuovo Q90). In pratica, in soli 30 minuti è possibile recuperare la carica per percorrere dagli 80 ai 120 km. Quello che è cambiato, rispetto al passato, è la chimica delle celle che è stata migliorata e la quantità di materia attiva nelle celle che è stata aumentata con un incremento del peso complessivo di 22 kg che non va ad intaccare in maniera alcuna la capacità di carico dell’auto.
Purtroppo nel nostro Paese, a differenza di altri come Francia e Germania, non sono previsti incentivi all’acquisto di auto elettriche, il che comporta - al momento - una spesa onerosa per il cliente che oltre alla vettura deve poter portare a casa anche il wallbox per la ricarica. Al momento è proprio su questo che la casa della Losanga sta lavorando per incentivare gli acquisti proponendo a chi compra nuova Zoe la wallbox in omaggio. Si tratta di un piccolo vantaggio che per il cliente finale può rappresentare un grande risparmio: tutto è abbinato anche a una promozione che prevede nuova Zoe a 22.750 euro (invece di 25.250 con batteria a noleggio) e a 31.250 (al posto di 3.250 euro) con batteria in acquisto.
Insomma la gamma c’è, l’autonomia è stata portata ai massimi livelli per evitare ogni tipo di stress, quello che manca, almeno al momento, è una strategia politica definita e unidirezionale che possa prevedere nel breve periodo la conversione del nostro sistema di mobilità urbano. Una chimera, per chi è poco avvezzo ai cambiamenti ma che in un Paese come il nostro potrebbe rappresentare una scelta responsabile in termini di ambiente e risparmio dei costi di esercizio e manutenzione.
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