LA POLITICA
Rimpasto, Antonelli “circondato”
Riunione fra le segreterie e il sindaco, Lega all’attacco del forzista Riva, dall’altra parte c’è chi chiede in cambio la testa del vice Stefano Ferrario
Appuntamento in Comune, con le segreterie di maggioranza pronte ad accogliere Emanuele Antonelli al rientro dalle ferie con le richieste di rimpasto. Si fa sul serio, dunque, perché la Lega solleverà ufficialmente il caso politico nell’avere in squadra l’assessore forzista Alberto Riva, accusato di essere troppo vicino all’«odiata» Paola Reguzzoni. Ma a quel punto, se Riva sarà costretto a cadere dalla torre (lasciando le deleghe a lavori pubblici, patrimonio e verde), nel volo si aggrapperà metaforicamente alla caviglia del vicesindaco padano Stefano Ferrario per tirarlo con sé nel vuoto, fuori dalla giunta. Queste sono le mosse previste nella prima riunione verso la resa dei conti.
Che Riva sia da gettar via lo lascia intuire il commissario leghista Marco Colombo («Non confermo e non smentisco», risponde con una risata a domanda precisa), mentre su Ferrario è lui il primo a corrergli in soccorso. «Certi movimenti li ho intuiti anche io, ma per fortuna di Stefano sono fisicato e, con i miei 107 chili, ritengo di avere la forza per tenerlo in cima alla torre».
Insomma, la partita del redde rationem può partire, sempre che il sindaco Antonelli accetti di giocarla. Già, perché la grande incognita è lui, da sempre poco incline anche solo a discutere di un possibile rimpasto. Altre volte, in passato, è capitato che si alzasse dal tavolo e sbattesse la porta in faccia alle forze politiche quando intravedeva una sorta di ricatto per garantirgli solidità amministrativa. Oggi non lo potrà fare, a meno che non voglia innescare lo stesso caos che in altre città della provincia sta lacerando i rapporti nel centrodestra. In tale contesto non sarà facile per lui salvare Riva, che il Carroccio ha messo nel mirino da mesi e che adesso vuole rimuovere ad ogni costo, facendone una questione personale e non di capacità da assessore.
I segretario berlusconiano Carmine Gorrasi proverà a difendere Riva, proprio usando l’arma della contropartita, dando cioè la disponibilità alla sostituzione solo se gli assessori di competenza passeranno da due a tre. E a questo punto toccherebbe alla Lega fare un passo indietro. Ma con chi? Non certo Isabella Tovaglieri, viceversa Max Rogora può essere considerato l’anello politicamente debole, ma in realtà la vendetta che si prepara nelle correnti dei partiti proverà a scalfire la posizione del vicesindaco, magari intaccandone qualche delega.
In questa vicenda, invece, dovrebbe restare alla finestra la Lista Antonelli, fino a qualche mese fa indiziata di dover sacrificare Miriam Arabini (Servizi sociali) per far spazio a un forzista. Ma lei si è mossa bene, sia nel lavoro amministrativo, sia nell’intrecciare rapporti politici che l’hanno rafforzata. La pressione dunque è tutta sulle spalle Antonelli.
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