NOVITÀ
Rinascono i vigili di quartiere
Votata la delibera: «Verificheranno ogni esposto presentato dai cittadini»
Con la delibera di giunta varata mercoledì 14, in città rinascono i vigili di quartiere. O, per meglio dire, spuntano i vigili che a chiamata verificheranno le lagnanze e le magagne segnalate dai cittadini.
Perché l’assessore alla polizia locale Max Rogora nei mesi scorsi ha raccolto i suggerimenti emersi nel corso degli incontri pubblici e, d’intesa con i colleghi dell’esecutivo di Emanuele Antonelli e grazie al lavoro del comandante Claudio Vegetti, ha riscritto le modalità di svolgimento della cosiddetta polizia di prossimità.
Così, se fino ad oggi un camioncino dei ghisa si piazza in orari prestabiliti in vari punti della città, mettendosi a disposizione dei residenti che volessero avvicinarsi e mettere in evidenza qualche criticità, presto le cose cambieranno, anche perché in effetti non erano proprio tantissimi coloro che si rivolgevano alla pattuglia di persona nei vari momenti di presenza messi a calendario dal comando.
D’ora in poi invece si riabiliterà la figura appunto del “vero” ghisa di quartiere («anche perché poliziotti e carabinieri, oberati da mille impegni, non sono più in grado di svolgerlo alla vecchia maniera», spiega l’assessore) a cui verrà consegnato il malloppo di telefonate, mail ed esposti che si accumulano durante la settimana in modo che, nei momenti di presenza nei vari rioni, possa approfondire ogni istanza avanzata.
«In pratica - illustra Rogora - gli agenti dislocati nelle periferie continueranno a seguire un calendario di presenze ma non resteranno più in un punto fisso come accade ora, bensì gireranno per andare a vedere di persona le problematiche e le criticità che la gente ci segnala. Che sia l’erba alta, la sosta vietata, una buca oppure una situazione pericolosa, i vigili guarderanno e parleranno sul posto con gli interessati, cercando di capire quali strade percorrere per fornire le risposte cercate, magari contattando gli uffici idonei quando la competenza non fosse direttamente nostra».
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