LA SVOLTA
Rivolta ai domiciliari, pronto a patteggiare
L’ex sindaco a casa dopo quasi tre mesi di carcere. Il suo legale e il pm avrebbero concordato una pena di quattro anni
Dopo poco meno di tre mesi di carcere, Danilo Rivolta è tornato a casa. Da qualche giorno l’ormai ex sindaco è agli arresti domiciliari. E si preparerebbe a patteggiare. A quanto pare il pm Luigi Furno e l’avvocato Jacopo Pensa avrebbero concordato una pena di quattro anni e un risarcimento di 56mila euro. Ovviamente spetterà al gup l’ultima parola e non è detto che decida di accogliere il loro accordo. Una cosa comunque è certa: in otto ore e mezzo di interrogatorio l’ex primo cittadino avrà avuto modo di spiegare il suo modus operandi e ciò che si muove nel sottobosco degli appalti e dell’edilizia.
Ancora non si conoscono le determinazioni dei suoi coindagati, tra cui la compagna ed ex assessore all’Urbanistica di Gallarate Orietta Liccati, del fratello Fulvio Rivolta e dei quattro imprenditori coinvolti nell’inchiesta. I reati contestati vanno dalla corruzione alla tentata concussione fino all’abuso d’ufficio.
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