Ue
Roma, Parigi, Berlino a Ue: più poteri contro acquisizioni cinesi
Documento inviato alla commissione ('La Stampa')
Roma, 22 ago. (askanews) - Roma, Parigi e Berlino scrivono alla commissione europea per chiedere "più poteri contro le acquisizioni cinesi". In un documento di quattro pagine, che 'La Stampa' ha potuto visionare, i tre governi rivendicano il diritto di "intervenire" e di "proibire" in alcuni casi specifiche operazioni o di vincolarle a determinate condizioni.
In primo luogo, scrivono i governi, occorre assicurare "condizioni di reciprocità", che non ci sono "quando Paesi terzi mantengono ostacoli agli investimenti diretti da parte delle compagnie europee mentre allo stesso tempo altre compagnie europee vengono acquisite".
Poi c'è la questione del "golden power", che, si fa notare sul quotidiano, vede in questo caso Roma e Parigi litigare sul caso Telecom. "Ora - si legge - almeno contro i terzi, Italia, Francia e Germania chiedono alla commissione di definire delle regole, di monitorare le operazioni e di redigere un rapporto ogni due anni. I tre governi avevano inviato una prima lettera congiunta a febbraio a Bruxelles, chiedendo passi concreti in questa direzione".
Ma nel documento in questione si specifica che i nuovi poteri dovranno andare interamente in capo agli Stati membri, mentre le opinioni della commissione dovranno "restare consultive". Insomma "i governi si alleano soltanto per chiedere di poter fare ognuno per sé", conclude l'articolo.
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