Brasile
Rousseff perde altro alleato, anche progressisti per impeachment
Quorum per la sua destituzione sarebbe superato
Roma, 13 apr. (askanews) - Si fa sempre più debole il consenso attorno a Dilma Rousseff, la cui sorte dipende ormai dalla fedeltà di quasi 50 parlamentari del Congresso brasiliano. Ieri sera è crollato un altro pezzo della coalizione che sostiene la presidente del Brasile, oggetto di un procedimento di impeachment entrato nel vivo con la decisione di un'apposita commissione parlamentare di raccomandare la destituzione del capo dello Stato. E sebbene gli ultimi sondaggi diferiscono lievemente sui numeri, di certo concordano sul risultato: gli oppositori di Rousseff alla Camera avrebbero i voti sufficienti per proseguire il procedimento sulla sua destituzione.
Il Partito Progressista (Pp), una delle principali formazione alleate di Rousseff, ha deciso di abbandonare la coalizione governativa, annunciando che la maggioranza dei suoi 47 deputati voterà a favore della destituzione della presidente.
Per riuscire nel suo intento, l'opposizione di destra dovrà avere dalla sua parte i due terzi dei deputati (342 su 533): solo in questo caso, infatti, la procedura di impeachment proseguirà al Senato. Secondo l'ultimo sondaggio del quotidiano Estadao, al momento 298 deputati sarebbero a favore dell'impeachment, 119 contrari. Ma a questi si aggiungerebbero adesso i 47 deputati del Partito progressista, che porterebbero a 345 i membri del Congresso favorevoli alla destituzione di Rousseff, tre in più rispetto al quorum di 342. Di fatto, però, mancano ancora all'appello 49 parlamentari, ancora indecisi o che non si sono espressi.
Secondo un altro sondaggio di cui riferisce la Bbc, e che si riferisce a un periodo precedente all'annuncio di ieri del Partito progressista, 300 deputati sarebbero favorevoli alla destituzione di Rousseff, 125 contrari, 88 indecisi. Con i 47 voti dei deputati Pp favorevoli all'impeachment, il quorum sarebbe comunque raggiunto e superato.
(con fonte Afp)
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