BRENNO USERIA
Rubate le funi sul Crocione, sdegno ad Arcisate
Un uomo ha rimosso le corde di sicurezza lungo il sentiero del monte
Gli amici del Monte Crocione sono rimasti basiti di fronte al furto delle funi di sicurezza posate per facilitare la salita e la discesa agli amanti del trekking. Un uomo tra i 50 e i 60 anni, domenica scorsa, s’è avvicinato alle funi, della lunghezza complessiva di 70 metri, per toglierle e portarsele via. Ai passanti che guardavano incuriositi diceva che le funi andavano tolte perché la gara, che secondo le sue parole si sarebbe svolta quella mattina stessa, ormai era conclusa. Ma una gara, quel giorno, non s’è mai disputata. «Ci sono due o tre punti, per salire al Crocione, che sono un po’ pericolosi - afferma Stefano Gasparetto - , quindi io, abituato a tenere pulito e percorribile il sentiero, ho posizionato una corda per creare una sorta di corrimano, in modo che potesse essere utilizzata dai passanti per aiutarsi nella salita e nella discesa. Lunedì, passando in quel punto, mi sono accorto che la corda era sparita». Alcuni ragazzi gli hanno raccontato di aver visto una persona che la stava togliendo. «Mi hanno riferito che quest’uomo non era di Brenno Useria - prosgue Gasparetto - e che non l’avevano mai visto, ma semplicemente s’era fermato a togliere le corde dicendo, sentendosi osservato, che ormai non servivano più. Sono corde un po’ importanti, che si usano in giardinaggio per fissare le piante, evidentemente gli servivano e se le è prese, risparmiando i 50 euro per comprarle». Ovviamente non è questione di soldi. «Non è il valore delle corde - conclude il volontario -, perché di questo poco m’importa, ma di rispetto e considerazione per l’impegno che noi volontari ci mettiamo per rendere piacevoli le passeggiate a tutti. Tanto è vero che, in cima alla croce, abbiamo posizionato una cassettina in cui è possibile trovare un diario da compilare, una bottiglia di bibita fresca, una caramella o un sasso particolare. Ciascuno può togliere o prendere quello che vuole. Ci siamo rimasti davvero molto male».
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