Ruby ter
Ruby ter, i pm: per Berlusconi corruzione da 10 mln -riepilogo-
Alla marocchina 7 milioni. Pagamenti proseguiti "fino a ieri"
Milano, 30 giu. (askanews) - Silvio Berlusconi rischia un nuovo processo per corruzione. Secondo i magistrati milanesi che questa mattina gli hanno notificato l'avviso di chiusura indagini per l'inchiesta Ruby ter, avrebbe corrotto con 10 milioni di euro le cosiddette "olgettine" ospitate nei festini di Arcore. Pagamenti comprovati "fino a marzo scorso" ma che - questo il sospetto dei pm - potrebbero essere andati avanti "fino a ieri". Un atto di generosità nei confronti di alcune giovani ragazze finite nel tritarcarne mediatico proprio per le ripercussioni del caso Ruby, come sostengono i suoi difensori? Niente affatto, rispondono i pm titolari del fascicolo che parlano apertamente di "accordo corruttivo": quei soldi - insieme ad altre "utilità" come la concessione a titolo gratuito di case, il pagamento di utenze e spese mediche, diversi doni di alto valore economico come autovetture di grossa cilindrata - sono serviti per "comprare" il silenzio delle "olgettine" e spingerle a rendere falsa testimonianza nel ciclo di processi sul caso della giovane marocchina e sui festini hard di Villa San Martino. Tra intercettazioni, documenti contabili, foto e video immortalati da telefonini e contratti di lavoro, "il materiale probatorio è tale che vanifica l'ipotesi difensiva", ha messo in chiaro il pm Tiziana Siciliano.
La fetta più grossa della torta sarebbe toccata alla stessa Ruby: dei 10 milioni versati complessivamente dall'ex premier, ne avrebbe ricevuti 7. Perché la giovane marocchina, scrivono nero su bianco i magistrati milanesi nell'avviso di chiusura indagini, "deponendo come testimone davanti all'Autorità Giudiziaria, affermava il falso e negava il vero". In particolare "dichiarava che nel corso di dette serate ci si limitava a ballare, sottacendo i comprovati accadimenti di natura sessuale". E soprattutto "falsamente negava di aver mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi". Come ha precisato il pm Siciliano "per lei non c'è stato un solo bonifico". Come ha fatto dunque l'ex premier a farle arrivare questo fiume di denaro? Attraverso l'avvocato Luca Giuliante, "una sorta di intermediario - lo ha definito lo stesso magistrato - che gestiva i trasferimenti di denaro da Berlusconi a Ruby".
Che fine hanno fatto quei soldi? In parte, circa 2 milioni, sarebbero stati reinvestiti dalla stessa giovane marocchina a Dubai. Altri 320 mila euro sarebbero stati versati da Berlusconi in "data prossima al giugno 2013" con uno scopo ben preciso: "finanziare il trasferimento in Messico della El Mahroug Karima e di Luca Risso". Altri 2 milioni sarebbero infine finiti nelle dirette disponibilità di Luca Risso, l'ex compagno di Ruby che - questa una delle novità emerse dall'avviso di chiusura delle indagini - ora risponde anche di riciclaggio per averli "ripuliti" investendoli in un'attività commerciale in Messico (il "Restaurante Casa Sofia" aperto Playa del Carmen, prestigiosa località della costa dello Yucatan, con annesso pastificio e appartamenti da affittare).
Sono in tutto 34 le persone destinatarie dell'avviso di chiusura indagini notificato dalla Procura di Milano: 24 di loro sono accusati di corruzione in atti giudiziari, 30 di falsa testimonianza. Nel lungo elenco compaiono i nomi di una ventina di "olgettine", della senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi, del cantante Mariano Apicella, del giornalista Carlo Rossella e del funzionario di polizia Giorgia Iafrate. Le posizioni di 11 persone (tra cui i gli "storici" avvocati di Berlusconi, il senatore Niccolò Ghedini e il deputato, l'eurodeputata Licia Ronzulli, l'ex viceministro degli esteri Bruno Archi, il deputato Valentino Valentini) sono state invece stralciate. Per loro, si prospetta una richiesta di archiviazione. Per tutti gli altri sarà invece chiesto il rinvio a giudizio.
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