Russia
Russia, legislative. Affluenza l'unico neo in nuovo trionfo Putin
Sotto 50%. Neppure nel 1993 era stata così bassa.
Mosca, 19 set. (askanews) - Il Cremlino minimizza, pur ammettendo che avrebbe voluto una maggiore partecipazione alle elezioni 2016. Il segretario stampa del presidente russo Dmitry Peskov commentando l'affluenza alle legislative di domenica (47,81%) ha dichiarato: "Davvero, accoglieremmo con favore un'alta affluenza, ma non vanno sminuiti i numeri che abbiamo oggi. Non può essere definita una bassa affluenza: si sa che nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, infatti, l'affluenza è molto più bassa". E comunque la vittoria di Russia Unita nelle elezioni per la Duma di Stato dimostra un voto di fiducia impressionante al presidente Vladimir Putin, ha detto il portavoce.
L'affluenza si è dimostrata tuttavia l'unico temibile partito di opposizione in queste elezioni, capace di far traballare, almeno un po', il risultato così netto del partito di governo Russia Unita. Immediatamente si è fatta sentire anche la reazione di Mikhail Khodorkovsky, ex patron di Yukos ed eterno nemico del Cremlino: secondo lui l'affluenza - "la più bassa degli ultimi anni" - dimostra che sono sono state "elezioni senza scelta".
In passato l'affluenza più bassa nelle elezioni per la camera bassa del parlamento era stata registrata nel 1993, in uno dei periodi più bui della storia russa, con un 54,81%. Nel 2011, l'affluenza era stata del 60,21%, nel 2007 la più alta in assoluto con un buon 63,78%, nelle elezioni del 2003 aveva votato il 55,75% degli aventi diritto.
Peraltro Mosca, la capitale, ha dato il cattivo esempio ieri. Affluenza sotto il 30% (30,95% nella regione di Mosca): secondo il capo della commissione elettorale Ella Pamfilova la diserzione al voto è associata all'ondata di freddo sulla città. In aggiunta, molti partiti non sono riusciti a interessare gli elettori con i loro programmi elettorali. Mentre nel Caucaso e in alcune regioni siberiane, al contrario, l'andata al voto è stata travolgente, come tradizione (o potere locale) vuole. In Cecenia hanno votato l'83,8% degli aventi diritto, in Karachevo Cherkesja l'80,5%, mentre 79,83% in Kabardino Balkaria. Poco oltre il 40% nella neoannessa Crimea.
Intanto i dati sulle schede scrutinate al 98.9% confermano comunque il trionfo di Russia Unita al 54,1% (secondo gli exit poll era al 44,5%), i comunisti mantengono per un pelo il secondo posto con il 13,41% (gli exit poll li davano al 14,9%), Ldpr, ossia i liberali di Vladimir Zhirinovskij 13,24% (15,3%) mentre Russia giusta con il 6,19% (8,1%) è il quarto è ultimo partito a superare la soglia di sbarramento.
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