L’INCIDENTE STRADALE
Saluta la mamma. E muore a 15 anni
Investito e ucciso a Cocquio: la vittima è Lorenzo Mazzini, studente dell’Artistico, scuola di nuovo in lutto

Se n’è andato proprio sotto gli occhi della mamma, a 15 anni, a pochi metri da casa.
Lorenzo Mazzini è morto cinque minuti prima delle ore 18 di oggi, venerdì 23 settembre, mentre attraversava la strada in via Manzoni sulle strisce pedonali.
Aveva appena visto la mamma passare, l’ha salutata. Nessuno dei due avrebbe mai immaginato che sarebbe stato per l’ultima volta.
Il conducente dell’auto che seguiva, infatti, non ha visto la sagoma di Lorenzo e l’ha centrato, scaraventandolo qualche metro più in là. Il ragazzo, studente della II B del Liceo Artistico Frattini di Varese, cadendo ha picchiato la testa. Un trauma cranico devastante gli ha chiuso gli occhi per sempre.
Scene di disperazione sono seguite subito dopo.
La mamma s’è fermata pochi metri dopo, ha intuito, è scesa dall’auto gridando la propria inconsolabile disperazione.
L’investitore ha inchiodato con quell’attimo che fa la differenza tra vita e morte, e disperato anch’egli s’è precipitato sul quel corpo immobile per aiutarlo a riprendersi. Inutilmente.
Sono stati chiamati i soccorsi, e in via Manzoni è arrivata la polizia locale del Medio Verbano insieme con ambulanza, auto medica e elisoccorso.
Mentre l’investitore risultata negativo ai test tossicologici, Lorenzo è stato trasportato all’ospedale di Circolo ma tutti i tentativi di rianimarlo sono falliti.
Come successo a Giada Molinaro - la studentessa diciassettenne dell’Einaudi travolta e uccisa da un pirata solo nove giorni fa a Varese e figlia di una bidella dell’Einaudi, Stefania, e di Pasquale, bidello dello stesso Liceo Artistico frequentato da Lorenzo - le lesioni erano purtroppo irreparabili.
La notizia s’è sparsa in pochi minuti e anche l’ambiente dell’oratorio, dove Lorenzo era stato animatore come la sorella maggiore, è rimasto sconvolto.
Come lo è la famiglia di un quindicenne che ha usato i soli tre lustri della sua esistenza per lasciare un segno profondo in chi l’ha conosciuto. Insegnare - cioè segnare dentro - amore è un talento che ha a che fare col mistero di una serata da incubo come quella di oggi. E sabato 24 settembre, il Liceo Artistico avrà un altro volto caro da ricordare con le lacrime agli occhi: un ragazzo che credeva nella magia e che l’ha disegnata sino alla fine.
Ampio servizio sulla Prealpina di sabato 24 settembre
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