Roma
Salvini: a Roma non serve grande nome, lo dirò a Berlusconi
"Lo vedo prima di domenica. Marchini? Non è l'unico imprenditore"
Roma, 3 nov. (askanews) - In vista delle elezioni comunali di Roma nel centrodestra "non bisogna dividersi, non bisogna litigare". Lo ha sottolineato, parlando alle telecamere in sala stampa a Montecitorio, il segretario della Lega nord, Matteo Salvini.
Secondo il leader del Carroccio "bisogna iniziare a parlare più che di nomi (il totonomi non mi entusiasma) di cose da fare: di quartieri popolari, di Corviale, di metropolitana, di sicurezza, di stazione Termini, non di Olimpiadi come fa quel fenomeno di Renzi, ma di cose molto più normali. I nomi per me arrivano alla fine: a Roma, a Milano, come a Bologna, a Trieste o a Torino. I candidati possono anche essere persone assolutamente normali, lo dirò a Berlusconi: non dico sconosciute ma normali. Imprenditori, commercianti, artigiani, farmacisti, medici. Non ho bisogno del grande nome, onestamente come Lega". A chi gli ha chiesto se vedrà il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in questi giorni, Salvini ha risposto: "Sì, prima di domenica sì".
Quanto a uno dei possibili candidati del centrodestra, Alfio Marchini, "di imprenditori ce ne sono tanti, fortunatamente, nonostante Renzi, sia a Roma sia a Milano. Marchini non è l'unico".
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