CICLISMO
Saronno abbraccia la Tre Valli
Villa Gianetti quartier generale per la partenza della corsa del 27 settembre, dopo l’accordo tra il sindaco Fagioli e il patron Oldani. Ora la “Binda” attende il dialogo con la nuova giunta di Varese
I grandi eventi del canottaggio hanno proiettato Varese in una dimensione internazionale. Accrescendo il fascino del lago ai piedi del Sacro Monte e donando alla “città giardino” una più esplicita vocazione turistico-sportiva. Ma più di tutti, nel cuore dei varesini, c’è un evento intramontabile. E che col trascorrere degli anni pare acquisire nuova linfa. Perché nessun’altra kermesse è amata così tanto: la Tre Valli Varesine, che quest’anno sarà trasmessa in diretta in 54 nazioni. Peculiarità, virtù e opportunità che Alessandro Fagioli, spettatore e tifoso sin da bambino della corsa prealpina, colse appieno lo scorso anno, pochi giorni dopo la sua elezione a sindaco. Tanto che dialogando a Corgeno, in riva al Lago di Comabbio, con Renzo Oldani, patron della Società Ciclistica Alfredo Binda, mise sul piatto un’idea senza precedenti: portare la Tre Valli nell’estremo lembo del Varesotto. Un’idea che s’è concretizzata e che mercoledì 22 è stata svelata ufficialmente: come da noi anticipato, la 96ª edizione della corsa scatterà proprio da Saronno, rendendo ancor più emblematica nel 2016 la qualifica di Città europea dello Sport. E l’appuntamento di martedì 27 settembre avrà il suo quartier generale per la vigilia della kermesse e per la partenza dei corridori proprio a Villa Gianetti, doveil sindaco Fagioli ha orgogliosamente annunciato la definizione dell’intesa con la “Binda” senza celare la sua emozione: «La Tre Valli è una corsa storica e garantirà a Saronno una ribalta internazionale. E tante saranno le iniziative collaterali che proporremo per rendere indimenticabile l’intera giornata». Per Saronno, comunque, non è un battesimo col grande ciclismo, perché già nel 1980 - come ha ricordato l’inappuntabile Alessandro Brambilla - ospitò la partenza della cronometro del Giro d’Italia con arrivo a Turbigo vinta da Beppe Saronni.
Entusiasta pure l’assessore allo Sport, Giampietro Guaglianone, il quale ha definito lo sbarco della Tre Valli come il «fiore all’occhiello» fra le iniziative legate alla qualifica di Città europea dello Sport. E la disponibilità di Saronno, così come la passione della sua gente, è stata la molla giusta per Renzo Oldani, pronto ad “esportare” la Tre Valli ancor più a Sud di quanto avvenuto nel 2015 con la partenza da Busto Arsizio. «Qui c’è tutto - ha detto il presidente della Binda - per fare bella figura agli occhi degli ispettori dell’Uci che quest’anno ci seguiranno dovendo esaminare la nostra richiesta di entrare a far parte del World Tour dal 2017. Questa edizione della corsa, che precederà di una decina di giorni il Mondiale di Doha, in Qatar, dovrà essere curata nei minimi dettagli ed importante sarà pure la collaborazione con il Pedale Saronnese del presidente Emilio Filippini».
Partenza da Saronno e arrivo, si spera, a Varese. Possibilmente con lo spettacolare circuito che negli ultimi due anni ha convogliato migliaia di spettatori nel cuore della “città giardino”. Tutto da definire, anche se gli organizzatori sperano di trovare al più presto un’intesa con la nuova amministrazione fresca d’elezione. E il percorso? Probabile l’attraversamento della Varesina per risalire verso il capoluogo. Ma molto dipenderà dalle idee dell’Uci e dalle richieste del c.t. azzurro Davide Cassani. Così come dalle eventuali proposte - di amministrazioni comunali, aziende o sponsor - capaci di convogliare risorse preziose. Intanto, le richieste di iscrizioni sono già in... overbooking, con ben 25 team, di cui 6 del Pro Tour. Perché la Tre Valli attrae. Sempre di più.
© Riproduzione Riservata