LA RICORRENZA
Saronno, la liberazione del Bosco della droga
Quarto anniversario. La celebrazione non è stata fermata dalla pioggia. Il presidente della Provincia di Monza e Brianza Santambrogio: «Una realtà fortemente simbolica»
La pioggia non ha fermato le celebrazioni per il quarto anniversario della liberazione del “Bosco della droga” che sino al 2020 era uno dei luoghi di spaccio più trafficati della Lombardia, nell’area boschiva lungo la linea ferroviaria Saronno-Seregno, fra Saronno e Ceriano Laghetto, arrivavano centinaia di tossicodipendenti al giorno e c’erano decine di pusher, giorno e notte.
Come avviene da quando tutta la zona è stata bonificata, una volta all’anno nell’area boschiva che si trova nei pressi della stazioncina di Ceriano Groane si sono ritrovati i rappresentanti delle istituzioni e molti giovani. Questa mattina, martedì 27 febbraio, con un tempo davvero inclemente, c’erano il vicesindaco cerianese Dante Cattaneo (che, come sindaco negli anni scorsi, era stato in primissima linea contro lo spaccio) con gli studenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Ceriano Laghetto, ed il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, che ha parlato della «liberazione del Bosco della droga come un esempio da seguire» e di «una realtà fortemente simbolica». Mentre Cattaneo ha fatto riferimento alla dedizione di tanti, «dalle forze dell’ordine ai volontari. Siamo riusciti a restituire il bosco ai cittadini».
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