LE LAMENTELE
Saronno, via Caronni fa paura: un angolo di degrado
Latrina a cielo aperto, regno di vandali e spacciatori. I cittadini del quartiere: «Bisogna intervenire»
Nel cuore del centro storico di Saronno in piena zona pedonale c’è un buco nero, un angolo dove il degrado è crescente, c’è anche chi l’ha ribattezzato il “bagno pubblico” della città. Si tratta di via Caronni, un tempo location invidiabile sia per abitarci - a pochi passi dalla zona dello shopping di corso Italia - che magari per aprirci una attività; c’era uno storico bar, c’erano diversi uffici e l’andirivieni non mancava, ad ogni ora. Ma da anni tutto è cambiato: quasi l’intero lato sinistro di via Caronni, che è un senso unico, è costituto ormai da stabili disabitati, e sono rimaste accese solo un paio di vetrine, per il resto è un susseguirsi di serrande abbassate, balconi palesemente precari, calcinacci caduti e finiti sul marciapiede ai cui margini capita spesso di trovare cartacce ed immondizia in quantità.
VICOLO MALEODORANTE
A colpire però è innanzitutto la puzza, in certi giorni intensissima. «Hanno scambiato via Caronni per una latrina!» il commento di chi vive nelle vicinanze. E che ha pienamente ragione: in quella vietta piuttosto buia e defilata, evidentemente ci sono parecchie persone che si fermano a svuotare bottiglie e lattine di birra (che è facile vedere poi a terra) e che poi fanno i propri bisogni sui muri, sul marciapiede, nel portone di una palazzina in disuso.
ZONA A RISCHIO
Sono gli abitanti nelle vicinanze che, oltre al tema della sporcizia, si soffermano sulle presenze sgradite, o comunque di persone all’apparenza poco raccomandabili, che si registrano da quelle parti, tanto che «molti non parcheggiano più neppure l’auto qui perchè più di una volta se la sono ritrovata aperta oppure si sono registrati vandalismi sulla carrozzeria. E d’altra parte, in orario pomeridiano o serale, non è difficile imbattersi in individui piuttosto loschi: è anche capitato che ai passanti fosse proposto l’acquisto di droga». In questi giorni è stata anche trovata una bicicletta semi-smontata, e sicuramente di provenienza furtiva, che era stata lasciata in via Caronni, senza una ruota, nell’androne di uno stabile abbandonato.
IL FUTURO DI VIA CARONNI
Il futuro di via Caronni non può che passare dal recupero dei molti edifici abbandonati che si trovano nella via ed in particolare del grande comparto che da un lato costeggia la parallela via Caduti della Liberazione, lo stabile che prende il nome di “Corte Paleardi.” Si era parlato di una completa demolizione dell’edificio, ormai molto ammalorato e che non ha un particolare pregio architettonico, per fare posto a palazzine moderne, magari con negozi e locali al pian terreno e con una grande piazza o uno slargo di raccordo con il resto del centro storico che a quel punto si aprirebbe verso via Caduti. Un piano di intervento sicuramente molto suggestivo che per il momento, l’area è di proprietà privata e prima di avviare lavori ci dovrà essere un preciso accordo con il Comune, non è decollato.
«Alcuni stabili sono stati abbattuti e ricostruiti, ci sono stati interventi edilizi anche molto belli ma quasi tutto il lato sinistro della via è nel degrado: bisogna intervenire per pulizie e controlli ma anche andare avanti nella rigenerazione urbana» dicono i cittadini del quartiere.
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