L’EMERGENZA
Serve pioggia, raccolti a rischio
Gli agricoltori: «Ancora dieci giorni di siccità e sarà un disastro»
Dieci giorni al massimo. Poi o pioverà, oppure i raccolti saranno compromessi. Anche tra legnanese, magentino e abbiatense, l’agricoltura è messa fortemente a rischio dalla siccità e dalle temperature africane che ormai da giorni stanno affliggendo non solo le persone, ma anche i campi. Al momento nell’Altomilanese non c’è ancora un’emergenza vera e propria, come quella che si sta già vivendo nelle province di Parma o Piacenza e in altre zone d’Italia: ma poco ci manca, e non resta che sperare che possa piovere al più presto. Le previsioni segnalano qualche possibile acquazzone sia nella mattinata di domenica che lunedì sera, con precipitazioni ben più forti attese da metà settimana prossima. Gli agricoltori si aggrappano a questa speranza e sono in attesa della sospirata pioggia che potrebbe così limitare le perdite in un’annata dove la primavera praticamente non si è vista, e l’impressione è quella di essere passati direttamente dall’inverno all’estate.
«La situazione è grave – commenta Ivana Pisoni, referente di zona per Coldiretti -. L’acqua del lago Maggiore è assicurata per i prossimi giorni, ma servono piogge soprattutto in montagna per alzarne il livello. Il rischio è di avere una stagione di siccità come quella del 2003. La raccolta dell’orzo finora è andata bene, mentre il frumento ha un po’ patito la siccità primaverile. In generale i raccolti sono stati inferiori del 30% rispetto allo scorso anno e si rischia di fare peggio. Nel frattempo, per imitare i danni si sta trebbiando il più possibile».
© Riproduzione Riservata