IL CASO
Sesto Calende, truffa della solidarietà
Si spaccia volontaria di “Un naso rosso per sognare” e spilla denaro a negoziante. La presidente dell’associazione mette in guardia: «Non giriamo a chiedere soldi»
Raggirare e truffare sono reati, ma farlo approfittando della buona fede delle persone e sfruttando il nome di un’associazione che aiuta chi è costretto in un letto d’ospedale è ancora più meschino.
È successo pochi giorni fa tra le vie del centro di Sesto Calende dove una persona si è spacciata per un volontario di Un naso rosso per sognare, VIP Verbano Odv - associazione che porta i clown nelle corsie dei nosocomi e che in città è conosciuta perché ogni settembre organizza una giornata di sensibilizzazione - chiedendo un contributo a un commerciante. Il negoziante sestese non se lo è fatto ripetere due volte e ha donato qualcosa all’uomo che poi se ne è andato.
Sono bastati però pochi minuti al proprietario dell’esercizio commerciale per fare mente locale e capire che il clown, vestito comunque in borghese, non era chi diceva di essere. Una volta allertati, gli agenti della Polizia locale hanno cercato tra le strade del centro senza però rintracciare il truffatore.
«Sono davvero dispiaciuta che sia accaduta una cosa del genere», afferma Noemi Gnocchi, presidentessa de Un naso rosso per sognare, VIP Verbano. «Ma purtroppo non mi stupisce. È già capitato che qualcuno usasse il nostro nome per estorcere del denaro. Una persona è anche arrivata a vestirsi da clown e mettersi davanti all’Ospedale di Gallarate a chiedere sovvenzioni per l’associazione. Noi non chiediamo mai soldi in questo modo. I nostri volontari, infatti, non girano per i negozi a domandare finanziamenti. Quello abbiamo arriva dal 5 per mille e dalle donazioni che ci vengono fatte durante le giornate del Naso Rosso che di solito a Sesto Calende organizziamo a settembre».
Per evitare di incappare in questi impostori il Comune della città sul fiume ha pubblicato l’identikit del vero clown di Un naso rosso per sognare. E se non sempre i volontari vanno in giro con la giacca con le maniche a righe colorate, il tesserino di riconoscimento fugherà ogni dubbio.
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