L’INCHIESTA
Sex gate, computer al setaccio
Continuano le indagini su Salvatore Tramacere e sui favori concessi a due donne indigenti
Le indagini sulle prestazioni sessuali in cambio di favori socioassistenziali sono tutt’altro che ferme.
Alla Procura dal pubblico ministero Nadia Calcaterra si sono presentati i consulenti nominati sia dal pm che da Salvatore Tramacere che dovranno procedere con la copia forense dei computer sequestrati dalla guardia di finanza.
Un atto necessario in seguito alla richiesta di dissequestro presentata dall’avvocato dell’ex responsabile comunale dei Servizi alla persona, Maira Cacucci. C’era anche il sindaco Michele Cattaneo, in qualità di persona offesa individuata dagli inquirenti.
Ora i tecnici scartabelleranno nei file di Tramacere per verificare se ci siano altre tracce di ciò che contestano gli investigatori, ossia induzione indebita a dare o promettere utilità, che fino a pochi anni fa era nota come concussione.
Un reato che il cinquantottenne, agli arresti domiciliari dal 17 novembre, condivide con due donne bisognose, una separata e una vedova, che a quanto pare non fecero fatica a concedersi in ufficio per ottenere contributi pubblici e case popolari.
Ci sono le videoriprese a raccontare gli incontri bollenti, filmati nei quali anche l’audio avrebbe il suo peso: si sentono alcuni dialoghi precedenti alle performance in cui Tramacere e l’indigente di turno prendono accordi, in cui si parla di documenti da firmare, quanto pare falsi.
Questo almeno a parere della Procura che ha condotto le indagini coordinando la guardia di finanza di Legnano.
Per il momento Tramacere non si è ancora difeso davanti agli inquirenti. Ma a quanto pare il silenzio mantenuto con il gip Patrizia Nobile potrebbe presto sciogliersi.
L’ex dipendente comunale ha annunciato l’intenzione di farsi sentire dal pm Calcaterra. Intanto la Procura sta analizzando altre erogazioni di sussidi, senza però contare troppo sulla collaborazione delle destinatarie: chi andrebbe mai rivelare di essersi concessa in cambio di un alloggio popolare?
Col rischio, oltretutto, di perdere il beneficio, dopo tanta fatica.
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