SERIE A
Shepherd twitta: "Arrivo"
Il canadese annuncia con un "cinguettio" il suo sì alla proposta da piazza Monte Grappa. Si allontana White, per il playmaker obiettivo Tim Frazier
Jevohn Shepherd c’è, Okaro White invece no. In attesa della decisione definitiva dell’ala forte statunitense, Varese ha chiuso l’accordo con il 29enne giocatore canadese, utilizzabile in quota europei grazie al passaporto giamaicano che lo rende Cotonou. In attesa del comunicato ufficiale della società, è stato lo stesso giocatore a dare l’annuncio attraverso il suo account Twitter: «Ritorno in Italia per il 2015-2016: sono grato di poter essere parte di una società con una tradizione così grande». L’atleta del 1986 vestirà dunque la sua terza maglia italiana dopo quelle di Omegna e Barcellona; all’Openjobmetis debutterà in serie A, completando la sua escalation partita dalla Silver (18.6 punti più 6.0 rimbalzi e 2.3 assist nel 2013-2014 alla Paffoni) e passata per la Gold (17,4 punti - ottavo marcatore assoluto - più 5.2 rimbalzi e 1.8 assist nella stagione passata in Sicilia). Si tratta di un giocatore duttile che potrà dare sostanza dalla panchina ricoprendo entrambi gli spot di ala alle spalle di Mychel Thompson e del “numero 4” che verrà. Completato il secondo quintetto, ora tocca ai calibri pesanti, ossia ai 4 giocatori dello starting five che ancora mancano all’appello; sono giornate decisive soprattutto per ala forte e playmaker, ossia i due ruoli sui quali Varese vuole costruire l’asse portante della squadra. Il club biancorosso spera ancora di convincere Okaro White, e ieri avrebbe formulato una nuova proposta al giocatore del 1992; Le Mans resta però in vantaggio, sebbene di poco (si parla di 10mila dollari circa), ma ha anche la vetrina migliore dell’Eurocup da mettere sul piatto. Entro oggi si dovrebbero avere certezze in un senso o nell’altro; in caso di probabile fumata nera si valuteranno altri profili con preferenza su giocatori dotati di buone doti balistiche come White. Alternative più interne come Jerrelle Benimon, ala forte con stazza, dinamismo ed energia ma senza pericolosità perimetrale, presupporrebbero la scelta di un centro capace di colpire anche da fuori piuttosto che un atleta verticale di passaporto Cotonou. Nel frattempo Varese ha fatto la sua mossa in regia “puntando” Tim Frazier, 25enne playmaker che ha chiuso la stagione 2014-2015 a Portland (3.8 punti e 2.8 assist di media in 6 gare). La società ha formulato un’offerta ufficiale chiedendo una risposta in tempi rapidi; ma a Las Vegas il giocatore del 1990 ha brillato con i Trailblazers (9.8 punti e 7.5 assist) e sembra convinto a giocarsi le sue carte al camp di ottobre senza considerare le alternative europee.
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