IL CASO
Sindaci divisi, salta l’accordo
Rinviato l’incontro con il prefetto sull’accoglienza dei richiedenti asilo
Sta diventando un caso politico l’incontro, che era previsto giovedì 3 alla presenza del prefetto Giorgio Zanzi, per discutere di una bozza d’accordo in merito all’accoglienza dei migranti. Un documento che era stato steso, a quanto pare, sulla falsariga dell’accordo tra Anci (l’associazione dei Comuni italiani, ndr) e il governo, «per evitare che ogni Comune diventi terra da Far West», per usare le parole del presidente della Comunità Montana Valli del Verbano (32 i Comuni che vi aderiscono), nonché sindaco di Cuveglio, Giorgio Piccolo, che lo promuoveva. La riunione doveva svolgersi in Comune a Cuveglio.
«Abbiamo sospeso perché il testo definitivo del protocollo è arrivato solo mercoledì - taglia corto Piccolo - Alcuni sindaci mi hanno chiesto di avere altro tempo per poterne discutere nei rispettivi consigli comunali. La discussione quindi è solo rinviata: si farà martedì o mercoledì prossimo, e poi chiederemo al prefetto la sua disponibilità per un altro incontro».
Dispiaciuto per il rinvio il sindaco di Brenta, Gianpietro Ballardin. «Avevo letto la lettera della bozza trasmessa dalla prefettura e mi sembrava che fosse l’occasione per un’assunzione chiara di responsabilità da parte di tutti, di fronte a un problema che c’è ed è pressante», dice Ballardin. Il quale teme però che «il rimandare sia un segno di qualche mal di pancia in seno alla maggioranza. Mi chiedo: è meglio gestire o subire il problema? E poi mi sembra che le indicazioni del prefetto vadano recepite. Io, è vero, non ho spazi qui a Brenta per accogliere i profughi, ma è un ragionamento da fare tutti insieme, la Comunità montana di spazi ne ha».
Fabio Passera, il primo cittadino di Maccagno, ricorda che dal 2015 il suo Comune accoglie i migranti, ma puntualizza subito: «Mi auguro anch’io che non sia un problema politico, fatto che sarebbe gravissimo, ma solo un fatto di mancata conoscenza sui dettagli: quindi spero sia vero che occorra più tempo per informarsi - dice Passera - Secondo me è un problema di responsabilità e tutti i Comuni devono prendersela».
Di tutt’altro avviso, e anzi nettamente contrario a questo documento è il sindaco di Mesenzana, Alberto Rossi, esponente di una lista civica di centrodestra. «Io non sono d’accordo con questo documento, perché penso al denaro stanziato per i migranti (4 miliardi e 600 milioni di euro) e invece alle somme molto inferiori per esempio per chi ha perso il lavoro: essere un cittadino italiano non deve rappresentare un handicap».
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