MELBOURNE
Sinner sììì: rimonta e vince
Australian Open: capolavoro dell’azzurro che batte il russo Medvedev in cinque set
Dopo tre ore e 44 minuti di gioco, Jannik Sinner entra nella storia - primo italiano a trionfare in una prova del Grande Slam a quasi 48 anni da Adriano Panatta al Roland Garros 1976 -: il 22enne di Sesto Pusteria ha vinto oggi gli Australian Open superando il russo Daniil Medvedev in cinque set (3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3), dopo aver perso i primi due.
Impresa storica, ancora più bella per come è arrivata. Una rimonta sensazionale: Italia in festa.
Dopo un inizio choc, con Medvedev a dominare letteralmente il campo e il servizio di Sinner (la sua arma in più per tutto il torneo) che non ne voleva sapere di incidere, l’azzurro si è trovato sull’orlo del baratro: 6-3 5-1 per il russo e soprattutto un’apparente incapacità di cambiare l’inerzia della finale di Melbourne. A quel punto, però, qualcosa è scattato: il primo break a favore dell’azzurro, un’altra palla-break sul 4-5 che avrebbe riportato in parità il set, segnali di un ritrovato equilibrio tra i due finalisti.
Medvedev è riuscito ad annullare la pericolosa palla del 5-5 e ad aggiudicarsi il secondo parziale, ma da quel momento Sinner ha probabilmente ricavato la consapevolezza di potersela ancora giocare. E per le successive due ore di gioco non ha più concesso nulla sul proprio servizio, ha breakkato il rivale sul 5-4 nel terzo e quarto set e quando, durante il parziale decisivo, è riuscito a salire 4-2, con il russo decisamente più stanco (era arrivato all’atto finale con un dispendio molto maggiore di energie), si è capito che il trofeo era quasi nelle mani del rosso altoatesino. Che ha chiuso al primo match point guadagnandosi gli applausi della Rod Laver Arena (davanti agli occhi del grande rosso australiano che applaudiva convinto) e dello stesso rivale che si è complimentato con lui per gli enormi progressi dell’ultimo anno.
«Innanzitutto mi congratulo con Daniil - le prime parole di Jannik - per questo torneo e questa finale eccezionale che ha giocato. Ogni volta mi mostri qualche dettaglio in cui devo migliorare, sei un esempio, ti auguro di vincere questo trofeo».
«Questo è un torneo importantissimo e ringrazio tutti per averlo reso così speciale. E ringrazio il mio team, ma non solo quelli che sono nel box, anche chi mi segue da casa e mi aiuta a migliorare giorno per giorno». Poi il grazie al pubblico: «Mi avete fatto sentire a casa, siete quindicimila ma sembrate molti di più». E naturalmente a tutti coloro che l’hanno seguito da casa, in primis i suoi genitori ma anche l’Italia intera. «È tutto, non ho altro da dire, ci vediamo il prossimo anno».
Magari non più da testa di serie numero 4 del torneo, perché da oggi - e dopo aver trionfato qui superando prima il numero 1 e poi il numero 3 del seeding - sognare è possibile.
L’ELOGIO DI FONTANA
«Mola mia!!! Questo modo di dire bergamasco è la migliore fotografia per definire Jannik Sinner. Talento, professionalità, dedizione e quel ‘mola mia’ che anche in Australia lo hanno incoronato campionissimo. Grande, immenso Sinner!». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta il trionfo di Jannik Sinner agli Open d’Australia.
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