Siria
Siria, la mappa delle forze che si combattono sul terreno
Assad può contare su oltre 300mila uomini tra esercito e milizie
Beirut, 29 set. (askanews) - Scatenata dalle proteste dell' opposizione soffocate dal regime nel marzo 2011, la guerra civile siriana si è trasformata in un complesso e sanguinoso conflitto che ha portato alla ribalta i jihadisti. Ecco le principali forze in campo, che si sono ritagliate aree di influenza nel devastato teatro di guerra siriano.
IL REGIME E I SUOI ALLEATI
- L'esercito siriano contava 300mila uomini all'inizio del conflitto. Oggi, dopo quattro anni e mezzo, ne ha la metà, tra vittime delle guerra, diserzioni e fuga dei ragazzi di leva. Ora controlla circa un terzo del territorio siriano, mentre il resto è frammentato tra jihadisti dello Stato islamico, gruppi legati ad al Qaida, opposizione tradizionale e milizie curde. Ma il regime continua a esercitare la sua influenza nelle aree dove vive la metà della popolazione che è rimasta in Siria, oltre che nelle province strategiche di Damasco, Latakia e Tartus sul Mediterraneo, in aree dei province di Hama e Homs, al centro del Paese, e ad Aleppo a Nord.
- Le milizie filo-Assad contano tra i 150mila e i 200mila uomini, soprattutto i 90mila delle Forze di difesa nazionale, nate nel 2012. Una serie di gruppi da Libano, Iran, Iraq e Afghanistan dà manforte alle truppe sotto assedio del regime. La milizia più importante è quella degli sciiti libanesi di Hezbollah, che secondo gli esperti hanno inviato in Siria tra i cinquemila e gli ottomila uomini.
- La Russia, da decenni alleata degli Assad, ha rafforzato il suo impegno militare costruendo una base aerea a Latakia e inviando aerei da combattimento, droni e materiale per difesa aerea avanzata, in parte trasferito alle forze siriane. Mosca ha anche inviato circa 1.700 uomini in Siria, secondo la stampa russa.
- L'Iran è rimasto una fedele alleato del presidente Bashar al-Assad, inviando circa settemila Guardie rivoluzionarie, consiglieri militari e aiuti finanziari.
RIBELLI E AL QAIDA
- Ahrar al-Sham è tra i più potenti gruppi ribelli islamisti in Siria. Fondato nel 2011 e finanziato secondo gli esperti da Turchia e Paesi del Golfo, il gruppo ha una presenza importante nelle province di Idlib, Aleppo e Damasco.
- Il fronte Al-Nusra è il ramo siriano di al Qaida e il gruppo jihadista più importante in Siria dopo il suo rivale, lo Stato islamico. Guidato da Abu Mohammad al-Jolani, si è alleato con altri gruppi ribelli nelle province di Idlib e Aleppo ed è presente nel sud della provincia di Damasco. E' considerato da Washington un gruppo terroristico. Insieme Al-Nusra e Ahrar al-Sham guidano l'alleanza ribelle che si chiama l'Armata di Conquista. Dalla sua fondazione nei mesi scorsi l'Armata ha cacciato il regime dalla provincia di Idlib.
- Jaish al-Islam è il gruppo ribelle più importante nella provincia di Damasco. Guidato da un islamista siriano, Zahran Alloush, il gruppo ha sede nella regione del Ghouta orientale, a est di Damasco.
- Il Fronte meridionale è una coalizione di gruppi ribelli nella provincia meridionale di Daraa e riceve il sostegno dei Paesi occidentali.
LO STATO ISLAMICO
Lo Stato Islamico è il meglio organizzato, il più ricco e il più brutale dei gruppi che combattono contro il regime di Assad. Dal 2013 ha occupato metà del territorio siriano e proclamato un "califfato" in vaste aree di Siria e Iraq. Guidati da Abu Bakr al-Baghdadi, i militanti dell'Isis combattono su più fronti: contro i ribelli rivali, Al-Nusra, i curdi e il regime. Dal 2011 ha attirato quasi 30mila "foreign fighters" in Iraq e Siria, secondo stime dell'intelligence Usa.
I CURDI
le Unità di protezione del popolo curdo (YPG) hanno preso il controllo di aree del Nord e del Nordest della Siria quando il regime si è ritirato unilateralmente nel 2012. Lo YPG ha messo a segno importanti vittorie contro l'Isis a Kobane, Tal Abyad e nella provincia di Hassake, con il sostegno aereo della coalizione internazionale che combatte lo Stato islamico.
LA COALIZIONE INTERNAZIONALE
Dal 2014, gli Stati Uniti e i Paesi arabi, in una coalizione guidata dagli Usa, effettuano raid aerei contro obiettivi dello Stato Islamico in Siria, senza riuscire a eliminarlo. Da quest'anno ai bombardamenti prendono parte anche gli aerei turchi, francesi e britannici.
(fontr Afp)
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